Innalzare i livelli qualitativi di almeno l’80% degli edifici scolastici sardi, con architetture di qualità ed interventi di manutenzione. È quanto si propone il progetto Iscol@, che dallo scorso marzo ha già investito 13,5 milioni di euro dando soddisfazione alle richieste pervenute da parte di 223 scuole, e che è tornato quest’oggi all’ordine del giorno della giunta regionale. “Scuole del nuovo millennio” e “Interventi di messa in sicurezza e manutenzione programmata” sono gli assi di cui sono stati approvati gli atti di indirizzo che prevedono riqualificazione degli edifici esistenti, realizzazione di nuove scuole, interventi che trasformino le scuole in luoghi più confortevoli e sicuri, oltre al proseguimento del programma di manutenzione straordinaria. La delibera, proposta dal presidente Francesco Pigliaru e dall’assessore Claudia Firino, contempla interventi su progetti proposti dagli Enti locali che partecipano al cofinanziamento con una quota del 20%. Secondo un dettagliato sistema di premialità, il cofinanziamento sarà ridotto laddove si propongano aggregazioni ed accorpamenti degli edifici, piani sovracomunali per superare eventuali pluriclassi o edifici con un numero di studenti sottodimensionati e rispetto delle tempistiche dei cronoprogrammi di attuazione. La selezione degli interventi sarà effettuata attraverso una procedura negoziale.
“Confermiamo il nostro impegno sulla scuola con un intervento globale, che mira ad armonizzare nuovi ambienti scolastici con i più avanzati modelli didattici”, dichiara il presidente Francesco Pigliaru. “Osservando i bisogni formativi e culturali dell’istruzione in Sardegna, siamo ben consapevoli dell’attenzione particolare che deve essere rivolta ai territori che maggiormente soffrono l’isolamento e lo spopolamento. E per raggiungere la maggiore incisività, abbiamo deciso di utilizzare in un’unica cornice programmatica le molteplici fonti finanziarie che concorrono a finanziare gli interventi di edilizia scolastica”. Soddisfatta anche l’assessore Claudia Firino: “In tal modo si mettono a sistema, in maniera coerente, le azioni sull’edilizia scolastica. Mi auguro che i comuni colgano l’invito a cooperare, reso esplicito in delibera”.