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Le associazioni ambientaliste Italia Nostra – Sardegna, WWF – Sardegna e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus hanno inoltrato (31 marzo 2020) uno specifico atto di reclamo relativo alla proposta di revisione delle Prescrizioni di massima e di Polizia forestale, adottata con determinazione Comandante Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale n. 4786 del 29 novembre 2019 e notificata con la pubblicazione solo in data 19 marzo 2020, in piena emergenza sanitaria e ambientale determinata dal coronavirus COVID 19.
La modifica delle attuali Prescrizioni di massima e di Polizia forestale disegna un utilizzo di boschi e di macchie mediterranee molto più improntato a criteri di sfruttamento economico piuttosto che di gestione accurata di un grande patrimonio ambientale.
Se è vero che la superficie considerata boschiva nell’Isola raggiunge quasi 1.250 mila ettari (il 51% del territorio regionale), è ancor più vero che in buona parte (ben 630 mila ettari) si tratta di macchia mediterranea, mentre il bosco vero e proprio si estende su 580 mila ettari.
Alcune delle disposizioni contenute nella proposta di modifica appaiono semplicemente deleterie per il patrimonio boschivo, come, per esempio, individuare i “tagli per uso familiare … con i quali si ottiene un quantitativo di legna pari o inferiore a 150 quintali o 25 metri steri, per autoconsumo senza finalità commerciali”, non considerando l’elevata probabilità di consentire di fatto tagli indiscriminati e impossibili da controllare.
Analogamente consentire la deroga al divieto di conversione del bosco ad alto fusto in bosco governato a ceduo facendo “salvi gli interventi previsti dai piani di gestione forestale o dagli strumenti equivalenti”, significa aprire la strada a tagli boschivi e conversione dei boschi in ceduo.
In proposito, destano non poche preoccupazioni i tagli boschivi previsti da piani forestali particolareggiati come quelli della Foresta demaniale di Is Cannoneris e della Foresta demaniale di Montarbu.
Un complesso di importanti norme, le Prescrizioni di massima e di Polizia forestale, che necessitano dell’obiettivo della conservazione naturalistica del patrimonio forestale in un’ottica di contrasto ai cambiamenti climatici.