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Aria di crisi per il mondo delle imprese della Sardegna legate alla comunicazione. In 12 mesi sono, infatti, scomparse 55 piccole e grandi realtà artigiane (-4,1% rispetto al 2015) che si occupano di produzione di software e consulenza informatica, attività dei servizi d’informazione, pubblicità, ricerche di mercato, servizi d’ufficio e supporto alle imprese, attività editoriali, di ricerca e selezione personale, stampa e riproduzione di supporto registrati e di tante altre professionalità.
La “fotografia” arriva dal rapporto dall’Ufficio Studi di Confartigianato “Le imprese artigiane della comunicazione”, sui dati UnionCamere-Infocamere 2015-2016, che disegna l’identikit dei piccoli imprenditori sardi dell’era digitale.
A livello italiano, la nostra regione occupa l’8° posto come percentuale di imprese della comunicazione (3,5%) rispetto al totale delle aziende iscritte agli albi camerali (su base regionale); questo nonostante il comparto nazionale abbia subito un calo (sempre nell’ultimo anno) del 1%.
“Nonostante la flessione registrata – sottolinea Maria Carmela Folchetti, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – la
‘rivoluzione digitale sta spingendo anche nella nostra regione la creazione d’impresa. Quello della comunicazione è un settore in cui spicca la presenza di piccole imprese, espressione di abilità, professionalità, creatività e flessibilità di risposta a una domanda sempre più complessa e sofisticata”.
In Italia sono ben 42.198; circa 7.400 in Lombardia, segue l’Emilia Romagna con oltre 4mila e il Veneto con oltre 3.800.
Il settore della Comunicazione in Sardegna, tra le 1.285 imprese, conta 359 imprese tra le “Attività professionali, scientifiche e tecniche”, 341 per quelle che svolgono “Attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici”, 294 per le quelle
relativa la “Stampa e riproduzione di supporti registrati”, 142 della “Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse”, 86 sono le “Attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese”, 56 quelle che svolgono “Pubblicità e ricerche di mercato” e 7 le imprese di “Attività editoriali”.
La dinamica regista una crescita solo per le imprese “Produttrici di software e consulenza informatica”, con un +0,7%. Tutti gli altri settori, come detto, sono in calo; quello marcato (-8,2%) lo si rileva tra le imprese che si occupano di “pubblicità e ricerche di mercato”. Segue il -6,5% delle “attività di supporto a uffici e imprese.
Su base provinciale è Sassari quella che soffre di più: negli ultimi 12 mesi sono scomparse 24 imprese (-5,4%). Seguono Cagliari con una perdita di 24 aziende (-3,8%), Oristano con -3 imprese (-3,6%) e Nuoro con 4 aziende in meno (-2,2%).
Per Confartigianato Sardegna, il mondo delle piccole imprese sarde ha, in maniera sempre maggiore, necessità di essere rafforzato per dar vita a un modello vincente che vede l’isola, da qualche decennio, terra fertile per lo sviluppo tecnologico avanzato. Anche per questi motivi è urgente che la Regione, nei bandi di prossima emanazione, dia priorità al finanziamento degli interventi di “piccola pezzatura”, ovvero quelli fino a 15mila euro, per andare incontro alle esigente di tante piccole imprese.
“Il comparto in cui operano gli artigiani della comunicazione – continua la Presidente – è in rapida espansione e le nuove tecnologie rappresentano oggi forse la migliore occasione per lo sviluppo di attività imprenditoriali, soprattutto da parte dei più giovani”.