L’addio di Quartucciu alla staffetta partigiana Pina Brizzi: “Bella, ciao”

E’ morta oggi all’età di 95 anni Giuseppina Brizzi, fondatrice e prima presidente della sezione Anpi di Quartucciu. Per anni ha testimoniato e raccontato ai ragazzi e ragazze delle scuole superiori la sua vicenda partigiana. Il sindaco Pisu: “Mise se stessa al servizio dei più deboli”


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Addio a Pina Brizzi. Quartucciu piange la nonnina partigiana. E’ morta oggi all’età di 95 anni Giuseppina Brizzi, fondatrice e prima presidente della sezione Anpi di Quartucciu. Per anni ha testimoniato e raccontato ai ragazzi e ragazze delle scuole superiori la sua vicenda partigiana.

“La nostra concittadina Pina Brizzi ci ha lasciati.”, ha scritto su Facebook il sindaco di Quartucciu Pietro Pisu, “una donna che ha sempre messo se stessa al servizio dei più deboli che ha vissuto la vita pienamente sin da quando ancora adolescente scelse di schierarsi con i partigiani nella lotta contro il nazifascismo.  Ciao “zia Pina” continua a lottare da lassù contro ogni forma di ingiustizia”.

A 17 anni dopo l’arresto del padre, in seguito agli scioperi del marzo ’44, liberato dai partigiani,  prese la via della montagna e della resistenza nel Carrarese, che pullulava di fascisti e tedeschi. Pina portava dispacci e cibo ai partigiani. Attraversava sentieri e viottoli presidiati da soldati tedeschi e fingeva di accogliere i loro complimenti, accettava appuntamenti (“quanti appuntamenti abbiamo dato, e mai ci siamo presentate!” raccontava ridendo), li distraeva col terrore di essere perquisita; e poi su, dagli amici, dal babbo, dal fratello partigiano.

“La nostra cara Pina Brizzi, all’alba di oggi, ha lasciato questa terra”, ha scritto l’Anpi, “partigiana indomita, ha testimoniato,  fino a pochissime settimane fa, la sua inesauribile volontà di conservare e diffondere la storia della Resistenza, l’esempio del coraggio, la fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione. Il suo ultimo messaggio, al congresso della sezione Anpi di Quartucciu lo scorso 12 novembre, era un monito a resistere contro i nuovi fascismi, a contrastarli senza cedimenti. La sua voce era limpida, decisa, persuasiva. Non ammetteva repliche. Bella ciao, Pina”.

 


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