Banchi pieni e, per le distanze legate al Coronavirus, in tanti hanno assistito da fuori alla celebrazione del funerale di Antonio Pisu e Giuseppina Picciau. Un omicidio-suicidio che scuote ancora molto tutta Quartucciu: venerdì scorso l’84enne ha sparato alla moglie, uccidendola, e poi si è tolto la vita nella loro abitazione di via Neghelli. Un terribile gesto legato alla paura della malattia: erano entrambi malati, e l’uomo ha deciso di farla finita e di uccidere anche la sua unica compagna di vita. Sposati da tantissimi anni, una vita trascorsa a crescere i tre figli e lavorare (lui come assicuratore, lei come maestra) e poi, con l’arrivo della vecchiaia, l’arrivo delle malattie. Lui avvva avuto un tumore, lei una demenza senile ed era costretta sulla carrozzella. Sopra le loro bare ci sono anche i nomi dei figli, accanto ai fiori: Lorenzo, Federico, Giulia e Alice.
Il prete, don Ignazio Siriu, conosce bene tutta la famiglia. Lo dice durante l’omelia, guardando più volte i tre figli, Felice, Teresina e Fabio: “I figli e i fratelli di Giuseppina e Antonio stanno vivendo un dolore grandissimo. Ci siamo incontrati più di una volta, ricordo ancora la gioia quando vi siete sposati qui, nella vostra parrocchia. Nessuno, se non Dio, può giudicare: non dimentichiamoli mai nella preghiera”. Giuseppina Picciau e Antonio Pisu riposeranno per sempre nel cimitero di Quartucciu.










