Quartu, la protesta di residenti e parenti delle vittime di Flumini: “Basta sangue in via Leonardo da Vinci”

La lunga strada mal gestita dalla Città Metropolitana teatro di troppi schianti mortali: “Si corre sempre di più ma servono rotonde, luci e attraversamenti rialzati”. Presenti la sorella di Vincenzo Ceravolo, morto nel 2021, e parenti di Paolo Giufarelli, deceduto ad aprile: “Non vogliamo altre croci”


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Una lunga scia di sangue, tra feriti e purtroppo morti, nell’altrettanto lunga via Leonardo da Vinci a Quartu. Una strada che si trova nella terza città della Sardegna ma che è sotto la gestione diretta della Città Metropolitana. Meglio, sotto una gestione ancora parziale. Qualche intervento è stato fatto ma il rischio per automobilisti e pedoni continua ad essere sempre dietro l’angolo: “Oggi, con la presenza di cittadini e rappresentanti di varie associazioni e amministrazione abbiamo percorso un tratto della via Leonardo Da Vinci. Abbiamo sostato in prossimità dei luoghi in cui sono avvenute le recenti tragedie. Ad ogni attraversamento pedonale si verifica un incidente ed in alcuni purtroppo è stato fatale”, afferma Emanuele Contu, presidente del comitato del Margine Rosso: “Si corre sempre di più, arrivare prima è diventata un’ossessione e purtroppo sfugge quello che è il rispetto delle regole imposte dal codice della strada. Non è quindi sufficiente adeguare le strade alla viabilità odierna, occorre più rispetto e limitare la velocità fa la differenza tra la vita e la morte. Siamo tutti responsabili di quello che accade sulle strade e siamo tutti chiamati ad una seria presa di coscienza”. Presente la sorella di Vincenzo Ceravolo, Marina. L’uomo era morto nel 2021, investito sulle strisce pedonali. Tanta la rabbia per le poche azioni concrete di messa in sicurezza fatte, sinora, dagli enti preposti. Presenti anche dei parenti di Paolo Giufarelli, il carabiniere 55enne morto ad aprile. Per il Comune di Quartu c’era Tiziana Cogoni, assessora comunale che gestisce Flumini e i territori extraurbani.
Qualche soluzione concreta per evitare nuovi morti arriva dal presidente dell’associazione turistica di Quartu, Roby Matta: “La via Leonardo Da Vinci, almeno nel tratto che va dal Margine Rosso a Flumini ed anche oltre, fino a Costa degli Angeli, non può più esser considerata una strada provinciale, ma andrebbe convertita in strada urbana a tutti gli effetti. Messa in sicurezza con rotatorie in corrispondenza dei principali varchi di accesso alle lottizzazioni, passaggi pedonali rialzati e ben segnalati in corrispondenza delle scuole, realizzata l’illuminazione ed i marciapiedi nel tratto Flumini-Capitana, installate pensiline per gli autobus”, osserva saggiamente Matta. “Su questa strada si affacciano numerose lottizzazioni, vi abitano permanentemente 22mila residenti quartesi, che d’estate triplicano per la presenza di turisti ospiti delle numerose strutture extraalberghiere del litorale. La politica non può più ignorare le numerose croci disseminate lungo questa strada”. All’evento odierno ha partecipato anche Michele Ciusa, consigliere regionale M5S che più volte si è interessato dei problemi della viabilità di Quartu: “Riteniamo che la sicurezza stradale è uno dei punti sulla quali la politica non può girare la faccia. Soprattutto in una strada che durante il periodo estivo diventa una dell’arterie principali stradali della Sardegna. Bisogna garantire e mettere in sicurezza la strada affinché non ci siano più le tragedie che troppo spesso questa strada purtroppo è stata protagonista”.


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