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“Giusto poche righe per manifestare il mio profondo disappunto in merito alle “grossolane” conclusioni alle quali è giunta la dottoressa Zuncheddu”. Con queste parole comincia la replica di Angelo Tolu, Assessore al Turismo di Pula, che intendono fare luce sulle “gravi e fuorvianti parole della Zuncheddu”, circa le coltivazioni di pomodori che sorgono in paese. La Zuncheddu definiva tali coltivazioni un concentrato di arsenico, quindi altamente nocive sia per i produttori che per i clienti dei mercati in cui i pomodori vengono venduti. “Il pomodoro di Pula rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia del paese” afferma Tolu, “e ha saputo conquistare importanti mercati nazionali e internazionali proprio per la sua qualità e bontà. Le aziende che lo producono” assicura l’Assessore “sono monitorate costantemente proprio per garantirne la qualità e il successo”. La richiesta di Tolu, dinnanzi alle accuse della Zuncheddu, è quella di poter verificare personalmente le fonti di cui si è servita per stendere le dichiarazioni, di modo da poterle argomentare e confrontare con i dati del Comune.
Alle parole di Tolu si aggiungono quelle del sindaco Cabasino, che in una lettera invita formalmente la Zuncheddu a smentire le sue dichiarazioni, ritenute oltraggianti e gravissime, e, qualora avesse un riscontro veritiero e scientifico, di trasmettere urgentemente gli atti all’Amministrazione. “Si rimane in attesa di un sollecito riscontro” ha concluso Cabasino nella lettera.
Lorenzo Scano