Capoterra – Stipendi dei dipendenti comunali inferiori a quelli dei colleghi regionali, Efisio De Muru, capogruppo Partito Democratico, ha depositato la proposta di delibera per “l’equiparazione retributiva ai livelli regionali di tutti i dipendenti degli enti locali”. Stesso salario, insomma, anche con l’obiettivo di porre fine alla “transumanza” degli impiegati degli uffici locali verso quelli regionali dove la busta paga, ogni mese, è ben più gonfia. Una questione sollevata da più parti già da tempo, una diseguaglianza che è la principale causa dello sfollamento cronico del personale comunale, una croce per gli amministratori che, spesso, devono svolgere incarichi che generalmente spettano ai dipendenti e un sovraccarico di lavoro per quei pochi rimasti tra le mura del municipio. A Capoterra ci pensa De Muru ad alzare l’attenzione sull’argomento presentando al presidente del consiglio Gianluigi Marras una proposta di delibera da porre all’attenzione del primo cittadino Beniamino Garau. Una “delibera per l’approvazione di un ordine del giorno per l’equiparazione retributiva ai livelli regionali di tutti i dipendenti degli enti locali e per realizzare un piano regionale straordinario di accertamento del fabbisogno, unito al reclutamento di nuovo personale e di figure professionali necessarie a ricomporre e adeguare gli organici alle attuali e prossime sfide provenienti dall’Europa” specifica il capogruppo del PD.
“Nell’isola quasi quotidianamente e da tutti i territori i consigli comunali e anche gli enti intermedi aderiscono all’iniziativa di sollecitare la Giunta e il Consiglio regionale affinché dia finalmente attuazione al Comparto Unico, previsto dalla norma regionale fin dal 1998.
Si tratta di una misura fondamentale per frenare l’esodo dai comuni del personale, attratto in regione o in altri enti dalla migliore retribuzione e da maggiori prospettive professionali ma che costituisce anche la base per la rigenerazione di un comparto stremato dalle politiche di contenimento della spesa pubblica che hanno investito soprattutto gli organici del sistema delle Autonomie Locali.
Occorre ricordare che con la prossima approvazione del patto di stabilità, le aperture in materia di assunzioni e di spesa per il personale del periodo pandemico potrebbero essere sostituite da nuove misure restrittive.
Oltre a non nascondere preoccupazione per la riforma Calderoli che potrebbe creare ulteriori divari anche nel campo della pubblica amministrazione”.