Daniela Ducato, cagliaritana, del team Edilana, premiata lo scorso anno a Stoccolma con l’Euwin International Award come migliore innovatrice europea nel settore ecofriendly, ha ricevuto in Campidoglio il prestigioso Premio Minerva 2014 nel settore imprenditoria. Lo stesso premio nel 2007 venne assegnato nel settore delle arti all’indimenticabile artista sarda Maria Lai.
Il Premio Minerva, storico riconoscimento femminile, primo nato in Italia, è stato istituito nel 1983 sotto l’altro patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati, la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Daniela Ducato, tessitrice di futuro, ha unito insieme tessuti sociali, economici e salvaguardia del territorio”, si legge nella motivazione dell’assegnazione del premio, “ha avuto il coraggio di non delocalizzare ma di fare industria ad alta tecnologia, dove le materie prime antiche diventano prodotti innovativi per l’edilizia, oggi riconosciuti tra i primi dieci marchi italiani del settore ed eccellenza del Made in Italy nel mondo”.
Tra i componenti della giuria del Premio Minerva 2014, il politico Gianni Letta, la presidente della Rai Anna Maria Tarantola, il presidente del Coni Giovanni Malagò, la regista Cinzia TH Torrini. Le donne premiate del 2014 sono 8: nel settore management Laura Donnini, Amministratore Delegato e Direttore Generale Rizzoli gruppo RCS Libri S.p.A e in precedenza direttore generale di Mondadori, nel settore economia Donatella Ceccarelli ad della fondazione Flick di Vienna, alla dirigenza Manuela Ortolani direttrice dell’ospedale Eastman, nell’informazione Barbara Parodi Delfino inviata del Tg5, ai diritti umani Kadija Cherif tunisina già segretaria generale della federazion einternazionale dei diritti umani, nel settore spettacolo Loretta Goggi quasi un premio alla carriera all’attrice doppiatrice cantante e prima donna imitatrice della storia italiana; all’impegno politico, Massoumeh Ebtekar immunologa, vicepresidente dell’Iran impegnata per la difesa dell’ambiente e dei diritti civili, che nella stessa giornata aveva incontrato i ministri Gentiloni e Galetti e la presidente della camera Laura Boldrini.
“Il riconoscimento vuole essere espressione della “holding dei saperi delle donne” la punta di iceberg della Multinazionale delle Intelligenze Femminili”, si legge nella carta dei valori del riconoscimento. Il premio è una spilla gioiello d’oro tempestato di pietre preziose raffigurante la testa della Dea Minerva, disegnato nel 1983 dal Maestro Renato Guttuso.
Tra le premiate nelle diverse edizioni del premio, nel settore imprenditoria spiccano i nomi delle donne italiane più illustri del settore, tra queste Elvira Sellerio, Inge Feltrinelli, Emma Marcegaglia e nell’edizione 2013 l’imprenditrice discografica Caterina Caselli.
“E’ un premio inaspettato, le donne che mi hanno preceduto erano e sono grandissime”, il primo commento dell’imprenditrice, “nel mio piccolo a guidarmi è una quotidiana normalità, dove non si fa mai il passo più lungo della gamba. Produrre prodotti dignitosi senza una goccia di petrolio e relativi posti di lavoro dignitosi in Sardegna, senza il doping della green economy, senza farsi incantare dai tanti faccendieri green, è per noi normale. Forse il cambiamento necessita anche di questa normalità”.












