“Dovevo effettuare il prelievo del sangue alle 7,30, mi hanno lasciato in attesa sino alle 12, a digiuno, senza potere neanche mangiare”. Quella che Simone racconta alla nostra redazione, è una storia di ordinaria ma significativa emergenza nella sanità in Sardegna. “Mi è accaduto ieri all’ospedale Microcitemico – racconta il giovane cagliaritano – praticamente il personale ha spiegato che da quattro medici si sono ridotti ad uno che deve fare tutto, con evidenti ritardi. Una situazione paradossale”.











