Impossibile prenotare una visita per quest’anno, il centro neurologico “Disturbi del sonno” del Policlinico universitario di Monserrato è al completo. Un solo medico non può garantire il servizio, e così l’unico centro specializzato rischia di chiudere i battenti definitivamente. Per i sardi l’unica alternativa rimane quella di rivolgersi ai centri di Torino e Milano.
Il disagio è stato denunciato oggi da un paziente di Cagliari, Michele, invalido al 50 per cento e con una serie di patologie. “Nell’ultimo anno e mezzo ho iniziato a non dormire più di quattro ore per notte – spiega – un problema che si è acutizzato parecchio senza una specifica causa apparente e da qualche giorno soffro di tachicardia, bradicardia e extrasistole. Mi è stata prescritta una visita urgente presso il centro ‘malattie del sonno’ del Policlinico universitario con regolare impegnativa. Questa mattina mi presento in reparto. Il medico di turno mi riceve subito, guarda tutti i certificati, poi mi dice di non far parte dell’equipe del centro”. Poi una serie di peripezie che non hanno portato a nessuna prenotazione, né tantomeno a una visita. “In sostanza non ho risolto assolutamente nulla – aggiunge Michele – nonostante l’urgenza”.
“La clinica Neurologica – precisa il direttore Francesco Marrosu – si occupa sottotraccia delle registrazioni cosiddette ‘polisonnografiche’ da molti anni. Circa otto anni fa, l’allora direttore generale Murru ci fece uscire dalla ‘clandestinità’ inaugurando il Centro per lo Studio dei Disturbi del Sonno presso il Policlinico di Monserrato. Inizialmente venivano presi in carico soltanto pochi e selezionati casi, in quanto il medico era solo uno. Grazie alla bontà dei nostri progetti ed alle pubblicazioni abbiamo ottenuto diversi finanziamenti per ricerche, e una specializzanda, ovviamente a tempo determinato, ha dedicato un pochino del suo tempo al Centro. In questo modo abbiamo fatto fronte a richieste del territorio, sperando che qualcuno segnalasse come il nostro lavoro sia richiesto e quanto sia difficile. Ora, i contratti sono finiti ed una persona non ce la può fare. Ecco che , per evitare la chiusura del Centro, ho scelto lo ‘scartamento ridotto’, cioè le visite sono poche e la richiesta è invece esponenziale”. In sostanza il Centro senza finanziamenti regionali rischia la chiusura. “Ilblocco delle assunzioni – conclude Marrosu – ha portato ad uno spettacolare invecchiamento dei medici delle corsie. Certo, a volerlo i politici potrebbero decidere che il Centro peri disturbi del sonno di Cagliari è strategico, visto che l’alternativa è Torino o Milano”.












