Ecco il nuovo Pronto Soccorso del Policlinico Universitario “Duilio Casula”: un taglio del nastro ufficiale, che sancisce l’avvio di una nuova era dedicata all’emergenza-urgenza sanitaria nell’hinterland cagliaritano. Insieme al direttore generale dell’AoU, Giorgio Sorrentino, c’erano anche il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, il primario del pronto soccorso Rosanna Laconi, l’arcivescovo Arrigo Miglio, oltre alle autorità civili, militari e religiose. Reparti accoglienti e moderni, passaggio di consegne dal San Giovanni: ospiterà 30mila pazienti all’anno.
TAGLIO DEL NASTRO. Questa mattina il battesimo della struttura annessa ai plessi di aule didattiche e di studio universitarie, mentre il nuovo polo sanitario considerato d’eccellenza sarà funzionale e pienamente a regime da mercoledì prossimo. “Oggi è una giornata particolare per la Sanità in Sardegna – ha evidenziato l’Assessore Arru – qui dentro si formano i nuovi professionisti della salute, una vera e propria palestra di formazione didattica, pratica, professionale, per dare risposte ancora più concrete ai pazienti”. Rincara anche il numero uno dell’assemblea regionale di via Roma, Pigliaru: “Questo è un altro tassello storico – dice – per creare un sistema sanitario unico dove ogni centesimo di euro è finalizzato costantemente a migliorare il sistema sanitario nell’Isola, per questa nuova realtà sono stati spesi diversi milioni di euro per accorpare equipe di medici e reparti d’avanguardia”. Ottimista anche il sindaco di Monserrato, Tomaso Locci: “Per la nostra cittadina e per l’intera Area Metropolitana – dice – l’inaugurazione e l’apertura di questi importante polo sanitario rappresenta davvero un passo importante e decisivo, ma rimangono alcuni tasselli fondamentali di cui anche la Regione dovrà farsi carico, come ad esempio l’assetto urbanistico e migliorativo dell’arteria della ss.554, gli svincoli e il sistema di collegamento da e per il nuovo moderno presidio sanitario”.
L’AVVIO UFFICIALE. Da mercoledì 12 luglio l’Azienda ospedaliero universitaria fa un salto di qualità e si riorganizza: vanno al Policlinico, (trasferiti dal San Giovanni di Dio), il Pronto Soccorso, le due medicine d’urgenza, la Rianimazione (che raddoppia), la Cardiologia con l’Unità Coronarica, l’Emodinamica, il laboratorio centralizzato (già trasferito da alcuni mesi).
PRESTAZIONI DA AMBULATORIO. Il San Giovanni di Dio, presente in città con ben 172 anni di operatività, non “lascia” ma raddoppia e si trasforma in Ospedale di Giorno, con l’Oculistica del Pronto Soccorso specialistico, la Dermatologia, la Clinica Odontoiatrica, l’Anatomia Patologica, Farmacologia clinica, Medicina Legale, Day Hospital, Day Surgery, Servizi Ambulatoriali Specialistici, il Centro Prelievi e le cure Palliative.
LAVORI ESEGUITI – COSTI SOSTENUTI. Ristrutturazione del Pronto Soccorso compreso di sezione di radiologia costo 1,9 milioni di euro, l’acquisto di due nuove Tac di ultima generazione e di una risonanza magnetica 3 Tesla (unica in Sardegna nelle strutture pubbliche), costo 2,4 milioni. Due camere calde, 410mila euro, reparti di Rianimazione, Cardiologia, Medicina e posta pneumatica centralizzata, costo totale 1,6 milioni. Il laboratorio centralizzato nel 2016 ha eseguito 2,3 milioni di esami, ma ha una potenzialità sino a 4 milioni. Spesa sostenuta per la ristrutturazione 500 mila euro, mentre i costi sostenuti per il potenziamento del Policlinico è di 7 milioni di euro.
VIDEO











