Se n’è andata libera, ha scelto di dire basta, mettere la parola fine a quell’agonia causata dalla maledetta SLA. Ha deciso di staccare la spina, Patrizia Cocco, nuorese di 49 anni, lo ha potuto fare grazie alla legge sul biotestamento approvata a dicembre ed entrata in vigore il 31 gennaio. Ha combattuto per cinque lunghi anni contro quella malattia che la rendeva prigioniera nel suo corpo. Ha detto quattro volte sì ai medici per la rinuncia alla ventilazione meccanica e per l’inizio della sedazione palliativa profonda.
Se n’è andata accompagnata dai suoi familiari che l’hanno sostenuta in questa decisione. Dicono che se n’è andata con il sorriso.
E tantissimi sono i messaggi su facebook rivolti a questa guerriera che con grande coraggio ha deciso consapevolmente di liberarsi.
Scriveva il 3 febbraio sul social facebook la cugina Daniela condividendo la foto di Patrizia in un post pubblico: “Questa donna, ha vinto contro la Sla, si è liberata dalle sue sevizie, dalle sue torture, dal carcere che l’ha tenuta segregata per 4 anni. Oggi, con grande coraggio, ha deciso per la sconfitta della non vita! Corri dolce principessa, corri quanto più potrai ed assapora l’aria di cui ti sei privata per tutto questo tempo!”
E ancora l’amica Sonia scrive: “Voi potete capire il mio buon viaggio addolorato alla mia eroina, che ha preso a calci questa malattia vigliacca, e ci saluta finalmente libera, serena, di nuovo bellissima e sorridente come sempre è stata. Ciao amica mia bella, ti aspetto nei miei sogni! A voi chiedo una standing ovation…”









