Fino a ieri la notizia legata alle restrizioni idriche, dovute all’anomala siccità invernale nel nuorese, sembrava ufficiale. 15 centri della Provincia (Nuoro, Bolotana, Fonni, Gavoi, Lei, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Oniferi, Orgosolo, Orani, Orotelli, Ottana, Sarule e Silanus.) serviti dall’acquedotto di Jann’e Ferru sarebbero stati soggetti a un piano di razionamento dell’acqua. L’erogazione garantita a giorni alterni (24 ore di apertura seguite da 24 ore di chiusura) per far fronte alla grave scarsità idrica causata dalla siccità prolungata.
Dopo le forti piogge della notte passata, e in previsione di quelle dei prossimi giorni, sembrava però possibile uno slittamento del piano dal 27 gennaio al 15 febbraio, possibilità smentita dal Presidente di Abbanoa Luigi Sardu ai microfoni di Rai 3 “Nessuna decisione è stata ancora presa sul rinvio delle restrizioni programmate dal 27 gennaio nei 15 comuni serviti dall’acquedotto Jann’e Ferro. Ogni valutazione sarà frutto del confronto nel tavolo di coordinamento che vede impegnati Regione, Protezione Civile, Provincia, Comuni, Abbanoa ed Ente di Governo d’Ambito. Nei prossimi giorni sarà convocata una nuova riunione.”
Queste dichiarazioni sono dovute alla notizia circolata in mattinata circa un possibile slittamento già ufficiale delle restrizioni. In merito a ciò sono state fatte ulteriori precisazioni: “Attualmente è in corso il monitoraggio dei livelli negli invasi di Olai e del Govosai. Qualora le previsioni dovessero confermare un aumento dei livelli, Abbanoa proporrà al tavolo di coordinamento il differimento della data delle restrizioni”. Viene però precisato che “L’aumento dei livelli non è di per sè l’uscita dall’emergenza: è fondamentale che prosegua il lavoro fruttuoso che tutte le istituzioni coinvolte stanno portando avanti, a iniziare dalla verifica della dotazione di riserve d’accumulo nelle strutture pubbliche”.
La pioggia di questi giorni è quindi fondamentale, ma da sola non basta a risolvere una situazione molto complessa.