Scontri durante la manifestazione contro le basi militari a Decimomannu, dodici i feriti tra carabinieri e poliziotti. Al corteo ha partecipato anche il Fronte Indipendentista Unidu.”Abbiamo verificato come le preoccupazioni fossero più che fondate – spiega Fronte Indipendentista Unidu – lo spostamento delle esercitazioni autunnali con lo strumentale zuccherino dello Stato è stato negli ultimi giorni finalizzato allo stigmatizzare la lotta contro l’occupazione militare agli occhi dell’opinione pubblica e, al contempo, allentare la tensione in vista del corteo a Decimomannu. Dopo gli ambigui comunicati dell’Aeronautica, le menzogne su esercitazioni inventate dai sardi – al contrario si tratta di una base militare in piena, impattante e redditizia attività – abbiamo assistito alla chiusura del cerchio. I manifestanti hanno subito un attacco gratuito da parte delle forze di occupazione italiane schierate a difesa della Base. Non è nostra intenzione attirare il pietismo del popolo o dello Stato colonizzatore e ribadiamo che la cultura del manganello italiana si è mostrata per quello che è, per gli interessi che persegue e dobbiamo prendere coscienza che non può essere diversamente. Sappiamo che questo trattamento è inevitabile verso chi si oppone all’imbruttimento del nostro Popolo, all’occupazione militare del territorio, anche con un semplice scuotere le reti a mani nude. Denunciamo l’attacco dello Stato e richiamiamo il nostro Popolo alla massima attenzione e mobilitazione, consapevoli che se la reazione dello Stato è tale, significa che la via intrapresa è quella giusta. Il Fronte Indipendentista Unidu ribadisce massimo sostegno alla lotta contro l’occupazione militare e rispedisce al mittente la repressione; esprimiamo solidarietà al manifestante fermato da parte della polizia. I manganelli italiani non fermeranno il riscatto della Sardegna