Il leader del Movimento 5 Stelle lancia la provocazione, che rimbalza fino a Cagliari – da sempre città del commercio – e proprio i commercianti dicono la loro. Luigi Di Maio, ieri, ha proposto di chiudere i negozi e i centri commerciali a Natale e nei festivi”. In città, per quanto riguarda le domeniche, per 11 mesi l’anno quasi tutti i negozianti restano lontani da casse e scontrini. Uniche eccezioni: dicembre, più il 25 aprile e il primo maggio. Ma è proprio sulla “sfida” tra negozi di vicinato e grande distribuzione che si avvita, almeno a Cagliari, qualunque tipo di ragionamento. “Almeno sotto Natale dobbiamo aprire anche la domenica, sennò non riusciamo a contrastare i centri commerciali. Tutti vanno lì e da noi non acquista nessuno”.
Eugenio Capra è un commerciante di via Alghero: “Giusto, è importante passare del tempo con la propria famiglia. Tuttavia, le domeniche e i festivi possono anche chiudere i centri commerciali, ma alla fine in tanti scelgono di incontrarsi, in quei giorni, proprio in locali o bar”. Pina Corongiu, altra negoziante cagliaritana: “Apro anche i festivi solo a dicembre perché, tra virgolette, offro un servizio ai clienti. Lottare contro i centri commerciali? È come lottare contro un gigante”. Manuela Sotgiu vende abiti da donna in via Alghero: “Tutti a casa nei festivi, ma proprio tutti: noi e i centri commerciali. Sennò per noi è la morta definitiva, chi acquista la domenica poi non viene in centro nel resto della settimana”.











