Un punto, un solo punto di differenza dopo venti giornate di campionato ci dice che tra Napoli e Juventus l’assegnazione dello scudetto potrebbe dipendere da fattori che al momento non sono facilmente ipotizzabili. Basta poco per cambiare la storia di un campionato quando le distanze sono così sottili. Sempreché qualcuno non ceda. L’anno scorso nella attuale situazione della Juventus c’era la Roma che stava proprio a una lunghezza dai bianconeri. Poi chiuse a -4, con l’allenatore giallorosso Spalletti che fece passare per una vittoria l’ennesimo secondo posto (e quindi l’ennesima sconfitta) della sua carriera giallorossa. Quelli che non amano il settore arbitrale (e venendo dall’ultimo Cagliari-Juventus mi metto fra questi), pensano che nell’incertezza le ex giacchette nere potrebbero sguazzarci, ma al di là dei cattivi pensieri anche l’attuale finestra di mercato potrebbe assumere un ruolo determinante. Finora per la verità né Juve né Napoli si sono distinte per la bontà delle scelte invernali. Gli Sturaro di qualche anno fa e Rincon l’anno scorso non hanno lasciato il segno in casa bianconera, mentre De Laurentiis con Sarri da un lato è felice perché non gli chiede la luna, dall’altro smoccola perché il suo tecnico gioca sempre con gli stessi e questo rende vana ogni spesa, sia essa estiva o autunnale (Giaccherini, Tonelli, Valdifiori, Pavoletti, Maksimovic, Rog ecc. ecc.). In compenso le due contendenti possono gioire per aver visto sparire nello spazio di poche settimane altre due rivali nella lotta al primato. L’Inter era capolista alla 15esima giornata e nelle cinque partite successive ha fatto solo tre punti, cosa che l’ha staccata inesorabilmente dal duo di testa.. La Roma alla 17esima giornata era a 4 punti dal Napoli e a 3 dalla Juventus e ora le vede col binocolo a 12 e a 11 rispettivamente. L’unica formazione che in teoria potrebbe ancora sperare di colmare il divario dalla due battistrada è la Lazio. Ma anche ammesso e non concesso che batta l’Udinese nel recupero, starebbe sempre a 7 punti di distacco. E per dire quanta voce abbiano in capitolo gli arbitraggi, immaginate dove sarebbe la squadra di Inzaghi senza le nefandezze subite col Torino e via discorrendo. Siamo sempre lì, decidono loro. E narcisi come sono, si sono messi in testa di poter assegnare lo scudetto proprio nell’anno del Var. Chi sarà a beneficiarne?
Nanni Boi
(foto TuttoSport)