Siamo lieti che l’onorevole Pili abbia scoperto il Trenino verde e le zone interne della Sardegna. Meglio tardi che mai. Sarebbe bene però che anziché praticare il solito populismo spicciolo si sintonizzasse con il lavoro che Sindaci e operatori hanno messo in campo in questi anni. Lavoro che già più di una volta, ha salvato ilTrenino verde. Lavoro che ha indotto l’Amministrazione regionale a investire risorse per la manutenzione delle tratte e per il rilancio di un attrattore turistico fondamentale per la Sardegna. Lavoro quotidiano che dura da anni. Grazie al quale il trenino, nonostante tutte le difficoltà, continua a viaggiare. Se si vuole unire a noi, per aiutarci a portare avanti il nostro lavoro su trenino, strade, sanità e scuole, c’è posto. Anche fra i primi banchi. In Sardegna come a Roma. Rinunci pero a presentarsi come il profeta.
Sappia, lui che è politico di vecchio corso, lui che, fra i tanti ruoli, ha ricoperto anche quello di presidente della Regione, che gli attuali problemi e handicap delle zone interne della Sardegna, sono figli delle politiche regionali del passato.
Di cui anche lui è stato protagonista! Se solo fosse stato più attento durante gli anni del governo Berlusconi, che lui sosteneva, le risorse assegnate al Trenino verde nel 2007 (121 milioni di Euro) sulla base dell’intesa Soru-Prodi, non sarebbero andate disperse.
Come invece è successo con il silenzio, fra gli altri, dell’onorevole Pili.













