Monserrato, l’odissea di un 40enne: “Invaso dai rifiuti del locale di mio fratello morto”

Cumuli e cumuli di spazzatura ammassati da una settimana in via Costantino, la denuncia di Matteo Frau: “Mio fratello è morto e devo liberare il suo magazzino. Ho chiamato più volte la società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti, ma nulla: ho scritto anche al sindaco”

Francesco Frau, 49 anni, è morto un mese e mezzo fa, stroncato da un tumore. Tra le proprietà che aveva c’era anche un locale-magazzino in via Costantino a Monserrato. Il fratello Matteo, da circa dieci giorni, sta cercando in tutti i modi di sbarazzarsi della plastica, cartone e umido. Ha differenziato tutto, e poi ha contattato la società che si occupa del ritiro dei rifiuti: tutto bene? Manco per idea: “Giovedì 14 novembre non è stata ritirata la plastica, venerdì non è stato ritirato il secco. Durante il fine settimana, alla mia plastica e al mio secco è stato aggiunto di tutto e di più”. Insomma, vedendo cumuli di immondezza in strada, più di una persona ha deciso di ingrandire quella discarica “abusiva”, stando al racconto di Frau.  Due giorni fa la carta e il secco “è stata ritirata in tutta la via, tranne quella lasciata da me.  Dopo 15 chiamate alla polizia locale, ho riportato i fatti all’agente, che ha sicuramente contattato la società dei ritiri e poco dopo l’operatore ha rifatto il giro per ritirare la carta della mia utenza”. Una magra consolazione.

“Ho chiesto all’operatore chi fosse l’addetto al ritiro del secco, mi ha risposto : sono sempre io. Allora gli ho chiesto il motivo per il quale non avesse ritirato il mio secco, mi ha risposto che è mischiata e che non ritirava nulla. Gli ho chiesto di farmi vedere cosa non andasse” ma non sarebbe stato risolto nulla. Marco Frau ha anche scritto un messaggio via chat Facebook al sindaco di Monserrato, Tomaso Locci, per comunicargli i disagi che sta vivendo: “La situazione è alquanto scandalosa, anzi, perdonatemi il termine, è un vero schifo”.