Moby, deturpato monumento vittime: Lai, fatto gravissimo

Atto vandalico compiuto nei confronti del monumento inaugurato solo pochi giorni fa, in occasione del 25 esimo anniversario dell’incidente
 


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“Un gesto gravissimo per il quale esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai familiari delle 140 vittime. Chiederemo al Prefetto di Livorno di tenerci aggiornati sulle indagini e sull’individuazione dei responsabili.”

È quanto affermato dal presidente della commissione d’inchiesta parlamentare sul disastro della Moby Prince Silvio Lai commentando la notizia dell’atto vandalico compiuto nei confronti del monumento inaugurato solo pochi giorni fa, in occasione del 25 esimo anniversario dell’incidente. In apertura della riunione odierna della commissione era stata la senatrice Sara Paglini a segnalare il fatto.

“Il nostro primo pensiero non può che andare ai familiari delle vittime. Pensiamo che chi ha commesso un gesto così grave debba comprendere la volgarità dell’offesa rivolta alla memoria di 140 vittime innocenti. Per questo motivo preannuncio che a nome di tutta la commissione scriveremo una lettera al Prefetto nella quale, oltre ad esprimere tutta la nostra indignazione per quanto accaduto, rivolgeremo un appello perché si faccia piena luce.

Il lavoro della commissione – afferma ancora il presidente della commissione – è proseguito anche oggi con le audizioni di Romeo Ricci, dipendente dell’avvisatore marittimo all’epoca dell’incidente e del comandante dell’Agip Napoli Vito Cannavina. Noi stiamo facendo tutto quanto nelle nostre possibilità per cercare di dare risposte ed arrivare alla verità sulla tragedia della Moby Prince. I familiari in questi anni hanno compiuto ogni sforzo possibile per mantenere vivo il ricordo di quanto accaduto. A fronte di tutto questo pensare che qualcuno abbia compiuto un atto di questo tipo ci riempie di tristezza ed amarezza.

Confidiamo che sia un gesto inconsapevole per il quale ai colpevoli sarà necessario rendere ben noto il significato di quel monumento, anche attraverso la visione delle video inchieste.”