I progetti ci sono ma, a detta di molti, sono fermi. Sulla carta, il restyling di varie aree del Microcitemico è realtà, ma non nei fatti. Dopo il caso delle lamentele di un gruppo di talassemici, “noi, malati, sfrattati dal nostro reparto dopo 30 anni”, anche il sindacato maggioritario in molti ospedali cittadini e dell’Area vasta fa sentire la propria voce, con il segretario provinciale Paolo Cugliara. Il succo del discorso è breve e netto: “Sui lavori serve un’accelerata, c’è in gioco il benessere de pazienti”.
“C’è la Ginecologia, riconosciuta più volte quale centro d’eccellenza, con i lavori potrà diventare ancora più idonea allo svolgimento delle attività. Il Microcitemico è anche punto di riferimento nazionale per la fecondazione assistita. Ma sono tutti compressi e stretti dentro gli attuali locali”, attacca Cugliara, “nei piani dell’azienda deve essere messo ai primissimi posti quel piano di recupero e completamento delle opere indispensabili soprattutto per i pazienti. I lavori tardano a decollare, serve un’accelerata decisa”.











