Mengoni a Cagliari, con i biglietti aerei a mille euro di che ritorno turistico parla Truzzu?

Il sindaco ha precisato quali saranno i costi dell’evento, circa 700mila euro, di cui però potranno godere appena 20mila fortunati che si accaparreranno il biglietto gratuito per assistere allo show in fiera: a chi li ha definiti giganteschi, il sindaco ha replicato che si tratta di un investimento. Ma se non si risolve il problema trasporti, quell’investimento non porterà un euro al Comune


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Il danno era fatto, poi è arrivato il momento di limitarne le conseguenze. Un milione di euro prima, poi 700mila, piazza prima fiera poi, ma non per tutti. Pazienza se stiamo parlando del Capodanno in piazza, il più grande evento nazional popolare italiano dopo il festival di Sanremo, che ha un senso appunto perché include democraticamente tutti quelli che vogliono partecipare e che accomuna in un abbraccio virtuale tutte le piazze delle principali città italiane.
Invece no. A Cagliari, soffocata dai cantieri e condannata dalla totale assenza di spazi seri per la musica, il Capodano in piazza non sarà in piazza e non sarà per tutti. Appena 20mila, forse qualche migliaio in più, riusciranno ad assistere al concerto. Gli altri si dovranno mettere l’animo in pace. Per 20mila persone il comune di Cagliari spende 700mila euro. Il sindaco Truzzu, però, ha sottolineato un elemento importante, se non fosse che parla di Cagliari e della Sardegna: ha detto che il concerto di Mengoni sarà lo strumento per garantire un ritorno turistico-economico importante alla città. Cosa che in teoria è corretta. Diversa è la pratica: con i biglietti aerei a mille euro, e i turisti che giustamente per un weekend o poco più rifiutano di farsi spennare, che ritorno turistico ci può essere?
Se non si mette mano alla politica dei trasporti, se non si trova il modo per mettere chiunque voglia passare un paio di giorni in Sardegna di prendere un aereo a prezzi decenti e arrivare, se non si capisce che il turismo non è solo la settimana o due d’estate con l’auto sulla nave carica – giustamente, ancora – di vettovaglie, nessun ritorno potrà mai esserci.
Truzzu ha poi sottolineato, con chi contestava una spesa eccessiva da parte del Comune, che 250mila euro “dovrebbero arrivare dalla Regione”. Soldi pubblici, sempre e comunque soldi pubblici: per pochi, pochissimi, non per tutti quelli che, esattamente come gli altri, pagano le tasse anche per eventi come questo.


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