Maracalagonis, stop alle indennità di sindaco e Giunta: la proposta

La proposta dell’opposizione al sindaco Mario Fadda dopo i ritardi dei contributi per i disabili gravi


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Stop alle indennità mensili del sindaco e degli assessori, almeno fino a quando non verranno pagati i contributi ai disabili gravi. La proposta è stata fatta da alcuni consiglieri di opposizione in Consiglio comunale a Maracalagonis. “La proposta nasce a causa dei ritardi di oltre 4 mesi – spiega il capogruppo di ‘Idee, cambiamento e progresso’, Gianluca Mudu – nell’erogazione dei contributi a favore dei soggetti in grave stato di bisogno. Ritardi che invece non si registrano nel pagamento delle indennità”.

La proposta. “Il Sindaco e i quattro assessori della Giunta comunale di Maracalagonis  – si legge nel documento – percepiscono a cadenza mensile un’indennità economica, relativa alla propria carica istituzionale, che orientativamente e in funzione dei ruoli ricoperti oscilla tra i 1.300 e i 621 euro mensili”. Allo stesso tempo da diversi mesi il Comune non eroga i sussidi e i contributi economici a favore di persone con disturbo mentale,  nefropatici,  famiglie beneficiarie dei progetti relativi al programma “ritornare a casa”, delle famiglie per il pagamento degli affitti, e delle famiglie per piani personalizzati a favore delle persone con grave disabilità. “Questo ha causato – spiega Mudu  – una grave e generale situazione di disagio soprattutto per le fasce deboli della popolazione che oltre a non percepire quanto gli spetta sono spesso costrette ad anticipare ingenti quantità di denaro per sostenere spese mediche, di trasporto e di assistenza. E malgrado le rassicurazioni che sono state fornite in occasione del Consiglio comunale  dello scorso 7 marzo, ad oggi non risulta essere mutato nulla nell’erogazione dei sussidi e dei contributi arretrati da mesi.

La richiesta. “Chiediamo al sindaco e tutti i componenti della Giunta comunale di autosospendersi il percepimento delle proprie indennità di carica sino all’avvenuta corresponsione di tutti gli arretrati relativi ai sussidi e contributi. E di contattare i beneficiari, ormai esasperati, per fornire chiare e definite informazioni sulle tempistiche dei pagamenti”.


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