L’università di Cagliari punta alla parità di genere anche nella ricerca scientifica con il progetto “Supera”

“Supera”, un progetto dell’università di Cagliari per la parità di genere nella ricerca scientifica: lunedì 14 gennaio alle 10.30 nell’aula magna del rettorato la presentazione


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Entra nel vivo il progetto Horizon 2020 SUPERA (acronimo di Supporting the Promotion of Equality in Research and Academia), che – dopo il kickoff di Madrid del giugno scorso – sarà presentato lunedì 14 gennaio alle 10.30 nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Cagliari. L’iniziativa corona l’attività che l’Ateneo del capoluogo sardo promuove da anni sul tema delle pari opportunità, proiettandola in una dimensione internazionale ancor più ambiziosa e trasversale: coinvolge infatti alcuni partner stranieri di assoluto livello ed è uno degli appena due progetti sul tema approvati in tutta Europa.

Si tratta di un progetto (finanziato dal programma europeo Horizon2020) grazie al quale l’Ateneo del capoluogo sardo e gli altri partner stanno lavorando alla predisposizione di appositi piani per la parità di genere per superare le disparità nel mondo della ricerca. Il budget complessivo è di circa due milioni di euro, dei quali 280mila andranno all’Università di Cagliari e  100mila alla Regione Autonoma della Sardegna.

Lunedì 14 gennaio, dopo i saluti di Francesco Mola, Prorettore vicario e Presidente del Comitato unico di garanzia, è previsto l’intervento di alcuni docenti che compongono il team di progetto: Luigi Raffo, coordinatore locale del progetto e delegato del Rettore in materia di progetti internazionali, Cristina Cabras, del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia ed Ester Cois, del Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni. Concluderà l’incontro il Rettore Maria Del Zompo.

L’attuale fase del progetto, che partirà nei prossimi giorni con la partecipazione di tutte le componenti dell’ateneo cagliaritano, prevede la somministrazione di due questionari online (uno rivolto a docenti, ricercatori/ricercatrici e al personale amministrativo, l’altro a studenti e studentesse) che consentiranno di valutare la situazione di partenza sotto vari profili: dalla dimensione di genere nei temi della ricerca e della didattica ai meccanismi di selezione e avanzamento di carriera, dai processi decisionali fino al tema – delicato e attualissimo – degli stereotipi e delle molestie sessuali.

I piani personalizzati, volti al superamento delle diseguaglianze e dei pregiudizi e finalizzati alla lotta alle discriminazioni negli ambienti della ricerca, saranno sviluppati durante un lavoro di 4 anni: come detto, SUPERA è infatti iniziato a giugno dello scorso anno e si concluderà a maggio 2022. L’iniziativa consente alle ricercatrici e ai ricercatori di vari dipartimenti di lavorare insieme a un progetto multidisciplinare volto al miglioramento del benessere organizzativo nell’intero Ateneo. Sono partner di SUPERA non solo Università europee, ma anche enti che finanziano la ricerca: fra questi, anche la Regione Autonoma della Sardegna.