Locci (FI), riassetto ospedali: non in linea con esigenze territorio

Il consigliere regionale FI Locci: “Un testo che non tiene minimamente conto delle molteplici proposte avanzate in sede di elaborazione da parte di associazioni, enti locali, medici, opposizioni politiche”


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La revisione della rete ospedaliera della Sardegna è un documento di indiscutibile paternità dell’Assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, non confacente alle esigenze della realtà regionale. Un testo che non tiene minimamente conto delle molteplici proposte avanzate in sede di elaborazione da parte di associazioni, enti locali, medici, opposizioni politiche. E questo nonostante gli annunci e le rassicurazioni pronunciati a più riprese dall’Assessore. La proposta deliberata dalla Giunta di Francesco Pigliaru è, infatti, identica al testo iniziale, priva di alcuna modifica in corso d’opera: in sostanza, con una buona dose di arroganza, sono stati ignorati tutti i suggerimenti.

Si tratta peraltro di un documento costruito sulla base di parametri nazionali che non considerano le particolari condizioni di assistenza sanitaria della nostra Isola. Ora inizia la vera discussione nella commissione competente e, sin da adesso, chiederemo con forza che vengano aperti i diversi tavoli di discussione, cui partecipino i rappresentanti dei territori e delle associazioni dei medici ospedalieri, con lo scopo di comprendere in maniera compiuta sia l’entità, sia le ripercussioni che avrà sul sistema sanitario la proposta targata Luigi Arru. Ma già sappiamo che allo stato attuale si tratta di un’ulteriore rinuncia di posti letto ospedalieri per acuti, a cui non corrisponde nessun sacrificio da parte dello Stato (compensazioni su malattie croniche, sul rispetto dei finanziamenti per i farmaci sperimentali o dei livelli minimi di assistenza).

Ai sardi vengono richiesti sforzi unilaterali per un piano di assetto che non ha nessuna influenza sul contenimento dei costi della Sanità: un riequilibrio senza senso che abbraccia una filosofia superata. Affronteremo con responsabilità il dibattito in sede consiliare e in commissione competente e saremo rigidi sul rispetto delle procedure di legge e delle aspettative dei territori. Non consentiremo all’Assessore Arru di smontare il sistema sanitario regionale.