L’esplosione e l’incubo: Gabriele si sveglia, Greta non ce l’ha fatta

Gabriele Pinna, il trentenne sardo rimasto gravemente ferito in una esplosione a Parma, ha ripreso conoscenza. Morta la fidanzata e il padre della giovane.

Ha ripreso conoscenza nell’ospedale di Maranello, in Emilia Romagna, Gabriele Pinna, il giovane di Carbonia rimasto gravemente ferito il 31 gennaio in una eslplosione. Era stato soccorso in condizioni disperate insieme alla fidanzata, la 22enne Greta Benincasa, e il padre della ragazza, il cinquantenne Alberto: per loro ogni tentativo dei medici di strapparli alla morte si è rivelato inutile.

Una tragedia di cui il giovane è già a conoscenza. Quando ha aperto gli occhi e si è risvegliato dall’incubo, è stata catapultato in un altro: la sua amata Greta, con cui sognava un futuro e faceva già importanti progetti, non c’era più. Quella esplosione, avvenuta mentre festeggievano un compleanno, l’ha strappata per sempre dalle sue braccia. Tutto avrebbe avuto origine da una fuga di gas dalla bombola.

Tutti i familiari si sono ritrovati avvolti dalle fiamme e non hanno potuto far altro che scappare fuori di casa, disperati. Inizialmente la famiglia è stata soccorsa dai vicini, poi dai sanitari del 118 e dai vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Un boato terribile che ha messo in allarme un intero quartiere, sceso in strada con la speranza di salvare quelle vite, la cui perdita stravolge adesso l’esistenza di un giovane sardo che alcuni anni fa si era recato a Parma in cerca di lavoro e di fortuna. La sua Greta lavorava in un negozio di intimo in pieno centro cittadino.

A conoscerla erano in molti. Decine di persone negli ultimi giorni erano andate in ospedale per pregare e fare forza a tutti coloro che speravano nel miracolo, anche su Facebook i messaggi di solidarietà si erano moltiplicati. Ma alla fine, quella tragedia che in pochi secondi ha travolto la famiglia, non li ha risparmiati.


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