«Annunciamo una grande mobilitazione per vincere il disinteresse che le istituzioni regionali stanno dimostrando verso la doppia preferenza di genere». Con queste parole le combattive rappresentanti dell’associazione “Meglio in Due” Lucia Tidu, Elena Secci e Carla Poddana rilanciano la battaglia che da mesi stanno conducendo per fare approvare dal consiglio regionale sardo una modifica alla legge elettorale che consenta l’inserimento della doppia preferenza di genere.
«La nostra è una battaglia di democrazia e di civiltà – dicono – vogliamo che anche per il consiglio regionale sia possibile inserire lo strumento della doppia preferenza di genere così come già avviene per le amministrazioni locali sopra i 5.000 abitanti. Abbiamo visto che funziona. Abbiamo visto che, in questo modo, è possibile conquistare una rappresentanza di genere equilibrata senza bisogno quote o riserve. Se funziona per i comuni, funzionerà anche per il consiglio regionale dove oggi sono presenti solo 4 donne. Troppo poco».
«Da circa un mese e mezzo – spiegano ancora Tidu, Secci e Poddana – abbiamo parlato con decine di sindaci. Abbiamo potuto contare sul loro straordinario supporto. Abbiamo raccolto già 128 adesioni alla nostra proposta. Impegni formali di sindaci e consigli comunali, sottoscritte e votate. Impegni ufficiali. E’ un risultato straordinario che testimonia come nelle istituzioni locali vi sia una grandissima sensibilità rispetto a questo tema. Noi vorremmo che questa sensibilità contagiasse anche i rappresentanti del popolo sardo che siedono nel consiglio regionale di via Roma . Per questa ragione invitiamo ai numerosi sindaci che ci hanno sostenuto in questi mesi di sostenerci ancora».
«Venerdì 18 novembre li coinvolgeremo in una grande mobilitazione, sui loro territori, a difesa di quell’impegno che hanno già assunto insieme ai consigli comunali. In molti hanno già dato la loro disponibilità. Noi non ci arrendiamo. Continuiamo a lottare perché crediamo che questa sia una battaglia importante per la nostra democrazia. Non ci arrendiamo perché crediamo che non si possa far finta di niente di fronte alle 128 adesioni che abbiamo raccolto in pochi giorni. Nelle prossime ore, nel rispetto dei tempi che ciascun consiglio comunale si da, aderiranno altri 23 comuni. Tra questi Sassari e Nuoro».
«Vogliamo che in consiglio regionale – concludono le rappresentanti di “Meglio in Due” – arrivi forte e chiaro il messaggio di tanti primi cittadini, di tante comunità perché saranno loro i protagonisti insieme a noi. Vogliamo che questo messaggio arrivi forte e chiaro a quella politica chiusa nel palazzo, preoccupata solo di difendere se stessa».