Fine anno, tempo di statistiche e sondaggi. Il Sole24ore da oltre venticinque anni misura la vivibilità delle provincie italiane, elaborando una serie di dati statistici e stilando una classifica annuale. Di recente l’ha elaborata in riferimento alla qualità della vita per l’anno 2015. La classifica tiene conto dei seguenti parametri: tenore di vita, servizi e ambiente, affari e lavoro, ordine pubblico, popolazione e tempo libero. La maglia nera per quanto concerne la peggior qualità della vita nel nostro Paese, delle provincie sarde spetta al Medio Campidano che si è piazzato al 94° posto su un totale di 110 provincie, con un -13 rispetto all’anno precedente. Un’altra provincia sarda in “zona retrocessione” è Carbonia-Iglesias (87° posto) e un -10 rispetto al 2014. Le due provincie sarde quindi, non hanno retto all’urto causato dalla crisi economica che non ha fatto altro che aumentare la disoccupazione, la povertà e la miseria. La prima provincia tra le sarde è la Gallura: Olbia-Tempio infatti si è collocata nella 6ᵃ posizione, con un + 14 rispetto allo scorso anno. Su scala nazionale, nella rispettiva graduatoria, solo le provincie di Bolzano, Milano, Trento, Firenze e Sondrio, hanno una qualità di vita superiore. Al secondo posto tra le provincie sarde c’è Cagliari (39ᵃ posizione, con un +24), a seguire Nuoro (43ᵃ, con +7), l’Ogliastra (50ᵃ, con +8), Oristano (59ᵃ, con +9) e Sassari (67ᵃ, con -23). Quest’ultima, ha avuto un forte calo rispetto al 2014.











