Cinquantuno anni, contabile ma nei fatti da qualche tempo casalinga “per forza”, Irene Spiga di Cagliari scopre, poco meno di un anno fa, di avere un tumore al senso. Sposata, con figli, la sua vita cambia nel giro di un respiro: “La chemioterapia è stata molto dura, ma fin dall’inizio del percorso con tanto di intervento il mio motto è sempre stato solo uno: ‘di tumore si vive’”. Che non è un controsenso, anzi: “Quello al seno è molto studiato dalla ricerca nel novanta per cento dei casi si guarisce totalmente. Appena ho saputo del tumore ho avuto molte incertezze sul futuro, ma ho scelto di utilizzare una difficoltà per ottenere un’opportunità. Da disoccupata mi sono iscritta alal liste speciali per cercare lavoro. Non più contabile, spero di entrare nel mondo del sociale e del volontariato”, dice sicura la 51enne.
I mesi di cure, prima e dopo l’operazione, durissimi come mai nella vita: “Mio marito è stato perfetto, restandomi sempre vicino e facendomi ridere tantissimo, fattore indispensabile per la guarigione, così come le persone positive, mi sono fatta circondare solo da loro”, afferma Irene, “bisogna sentirsi ed essere trattati sempre come persone attive e vive, perché è la verità. Dopo l’intervento ho iniziato nuovi percorsi, con le ragazze di “Mai più sole” gioco addirittura a calcio a cinque. Sono un modesto difensore, mi alleno tantissimo e ho giocato anche al Poetto”.
