La gioia di Salvatore, siciliano in Sardegna: “Terza dose ricevuta dopo un mese di lotta, posso tornare al lavoro”

Ha battagliato per poter ottenere il “booster”, Salvatore Greco, 59 anni, pescatore siciliano da tempo residente a Sassari: “Dopo la protesta su Casteddu Online mi hanno contattato dall’hub, rendendosi disponibili a somministrarmi la terza dose. Ora non dovrò più farmi un tampone ogni due giorni per poter lavorare”


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Si è dovuto fermare, non mettendo piede sul peschereccio nel quale lavora, per diversi giorni, Salvatore Greco, 59enne siciliano ma residente in Sardegna, a Sassari, da anni. Il motivo? Terza dose del vaccino contro il Covid negata nell’Isola, possibile ricevere l’inoculazione solo nella sua regione di nascita. Un problema con la P maiuscola per l’uomo, convivente con una sarda. “Il 16 dicembre mi è scaduto il green pass, ho battagliato da inizio mese per ricevere la terza dose e poter continuare ad avere la certificazione verde, indispensabile per poter lavorare”. Con l’aiuto della compagna, Paola Demartis, aveva denunciato tutto su Casteddu Online. E l’articolo, straletto, ha sortito l’effetto sperato: “Dopo qualche giorno sono stato contattato, una persona dell’hub vaccinale mi ha fissato la data per la terza dose”. L’uomo, quindi, non ha più dovuto stare ad arrovellarsi per verificare le date delle navi o degli aerei che collegano l’Isola con la Sicilia. Oggi la somministrazione, tutto è andato bene e molto presto, sullo smartphone del pescatore, la certificazione tornerà ad essere colorata di verde e non più di rosso.
“Finalmente posso tornare al lavoro senza dover ricorrere a un tampone a pagamento ogni quarantotto ore. Sono felice che tutto si sia risolto per il meglio, spero che in futuro la sanità non mi dia più nessun tipo di problema”.


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