Inciviltà a Monserrato: “Parcheggio rosa occupato da un camion, multata: dovevo lanciare mio figlio dal finestrino?”

Il caso in via del Redentore. Una donna all’ottavo mese di gravidanza accompagna il figlio a scuola, ma lo stallo riservato è occupato: “Ho messo l’auto davanti alla scuola il tempo per far scendere il mio piccolo, una vigilessa si è avvicinata e ha iniziato a scrivere il verbale: in caserma mi hanno detto che, per contestarla, dovrò attendere che mi arrivi la sanzione a casa”.


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Storie di inciviltà a Monserrato. In via del Redentore, lo stallo rosa dedicato alle future mamme è stato occupato da un camion. E così, una giovane donna, impossibilitata a utilizzare lo stallo, per far scendere il figlio dall’auto si è dovuta parcheggiare davanti all’ingresso della scuola “Monumento ai caduti”. Ma è arrivata la stangata. A raccontarlo nel gruppo Fb “La voce di Monserrato” è la stessa protagonista, suo malgrado, del fatto, G.A.: “Dopo aver fatto il giro dei giardinetti due volte senza ovviamente trovare un minimo spazio, ho messo in sosta la macchina davanti alla scuola per la frazione di due secondi, il tempo di fare scendere il bambino dalla macchina”, scrive la donna. Nei paraggi, però, c’era “una vigilessa che mi ha fatto presente che il fatto che fossi all’ottavo mese di gravidanza non mi autorizzava a sostare lì. Le ho detto che non c’era un minimo parcheggio e che stava perdendo più tempo lei a parlare che io a lasciare il bambino a scuola e a levare la macchina, messa in un punto oltretutto dove non disturbava nessuno”. Ma l’agente sarebbe stata inflessibile “e ha continuato a scrivere nel suo libretto ed io le ho fatto presente che non sarebbe finita così e che avrei comunicato questo assurdo accaduto! Anziché mettere le telecamere in ogni dove e pensare a cose inutili si pensasse a risolvere questo problema”.
La giovane madre, poi, posta le foto di uno stallo rosa occupato da un camion: “Avrei dovuto lanciare il bambino dal finestrino^? Ero in un punto dove non ostacolavo nè la circolazione delle macchine né tanto meno dei pedoni e ci sarei rimasta per 30 secondi se non fosse arrivata” la vigilessa. Sono stata in caserma dove ovviamente desolati per l’accaduto mi hanno detto che per contestarla devo aspettare mi arrivi qualcosa a casa”.


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