Incidente Margine Rosso, le proposte dell’Associazione motociclisti

“Si tratta della inquantanovesima vittima dall’ inizio dell’ anno in Sardegna, la decima in moto. Bisogna fare qualcosa”.


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In merito all’incidente di Margine Rosso interviene l’Associazione Motociclisti Incolumi:

“Ieri c’è stata la cinquantanovesima vittima dall’ inizio dell’ anno in Sardegna, la decima in moto. L’alta incidentalità della SP 17 Cagliari VillasimiusVillasimius è determinata dalla presenza di diversi “black point”, quali la curva de “Su Magazinu” che ha il raggio che cambia all’ improvviso, numerose curve cieche, incroci posti in curva, guardrail privi delle protezioni salvamotociclisti e dal traffico. La strada viene percorsa infatti da un numero di veicoli superiore a quanti ne può sopportare, e l’ aver costruito la nuova SS125 a 2 corsie anziché a 4 non ha risolto il problema. Un trasporto pubblico efficiente e frequente riuscirebbe a convincere molti turisti e pendolari a lasciare a casa l’ auto con enormi benefici per la sicurezza stradale, l’ ambiente e aiuterebbe il turismo, visto che sono sempre di più i turisti a venire in Sardegna in aereo senza auto al seguito. L’ ora e mezza per Villasimius da Piazza Matteotti e l’ ora e un quarto da Quartu dei bus ARST sono un tempo accettabile, i mezzi sono nuovi e molto confortevoli, ma i buchi anche di un ora e mezza tra una corsa e l’ altra non lo rendono abbastanza appetibile. Dalla prossima estate sarebbe opportuno che la Regione istituisse una corsa ogni ora. Da Flumini a Quartu la strada è soggetta a un forte pendolarismo, che a parte per qualche spostamento che avviene in bici grazie alle corsie ciclabili, avviene in prevalenza con mezzi privati.

Il CTM col percorso ottimale del PF collega Flumini a Piazza Matteotti attraversando anche la zona Est di Quartu, ma la frequenza di 23/25 minuti non è sufficiente. Servirebbe anche un collegamento diretto con Quartu. Le Associazioni Motociclisti Incolumi, Utenti Trasporto Pubblico, Italia Nostra e Gruppo di Intervento Giuridico, assieme ad alcune migliorie al trasporto ferroviario che sono state attuate, in maggio avevano proposto all’ Assessore Deiana l’ istituzione di una linea CTM che colleghi Flumini a Quartu attraverso il vecchio percorso del 2Q e poi prosegua per Selargius, Quartucciu e Monserrrato fino ad arrivare all’ aeroporto, dato che oltre al traffico tra i comuni quello da e per l’ aeroporto è consistente e non esiste nessun collegamento diretto, ma non c’è stata alcuna risposta.

Oltre al traffico di chi si sposta gli utenti sono ostaggio di una minima parte di motociclisti inesperti e presuntuosi che non hanno mai messo piede in un circuito e il sabato pomeriggio e pretendono di usare la strada come una pista, senza nessuna riserva di sicurezza difatti sbagliano le curve ed invadono la corsia opposta e fanno sorpassi dove non c’è visibilità. L’ abuso del limite di velocità di 50 km/h esteso in tutti i 34 km della strada ha prodotto un effetto deleterio, non indicando più la velocità oltre la quale si rischia davvero, non viene rispettato dai più, neanche dove serve: nel tratto dalla rotatoria della 554 al quella di via Marco Polo, nel tratto urbano a senso unico di Flumini in direzione Cagliari e nel tratto urbano di Solanas. Le rare volte che viene istallato l’ autovelox gli utenti inchiodano alla vista della pattuglia facendo succedere tamponamenti e si avvia una polemica verso i comuni dicendo che si fa cassa. Un limite di 70 km/h al di fuori dei sopraccittati punti, unito ad una maggiore attività di controllo, non sarebbe percepito come cassa anzi sarebbe condiviso da quasi tutti gli utenti e permetterebbe di fluidificare il traffico”