Inchiesta sui fondi ai gruppi politici, Giorgio Oppi deve restituire 79mila euro

Il leader dell’Udc, da sempre nei banchi del consiglio regionale della Sardegna, accusato dalla Procura di Cagliari di essersi appropriato indebitamente di quasi 113mila euro destinati a spese politiche, è stato condannato dalla Corte dei Conti. Il procedimento dei giudici contabili è nato dall’inchiesta dei giudici cagliaritani sulla spesa illecita dei fondi destinati ai gruppi politici del palazzo di via Roma. Il procedimento penale è prescritto, per quello erariale Oppi è stato condannato.


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Il leader dell’Udc sardo Giorgio Oppi dovrà restituire 78.925 euro alle casse pubbliche. Da sempre nei banchi del consiglio regionale della Sardegna, Oppi è stato condannato dalla Corte dei Conti nell’ambito del procedimento erariale nato dall’inchiesta della procura della Repubblica di Cagliari sui fondi destinati ai gruppi del Consiglio regionale che, secondo l’accusa, sarebbero stati spesi in maniera illegittima. Secondo quanto accertato dai giudici contabili, nel comportamento di Oppi c’è stata colpa grave ma non dolo.

Il procedimento è stato aperto dopo una segnalazione del 25 maggio 2017 della Guardia di Finanza, dopo la richiesta di rinvio a giudizio adottata dalla Procura di Cagliari. A Oppi, consigliere regionale anche nella XIII Legislatura e componente del gruppo “Unione Democratici di Centro (UDC)” veniva contestato il peculato per l’accusa di essersi appropriato indebitamente di somme di denaro pari complessivamente 112.950 euro, destinati invece alle spese del gruppo. Il procedimento penale è chiuso con la prescrizione, ma quello erariale ha stabilito che il leader sardo dell’Udc dovrà restituire 78.925 euro.


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