Posturologia, uomo e spazio. Questo il titolo dell’evento che si è svolto domenica scorsa nella sala conferenze dell’Hotel Regina Margherita di Cagliari. È stato il primo evento dell’anno ideato dall’Associazione italiana ortottisti assistenti in oftalmologia, al quale si sono succeduti gli interventi introduttivi del presidente nazionale Dilva Drago e del vice presidente regionale Michela Demuro.
SULIS. Molto apprezzato dal pubblico l’intervento di Giovanni Sulis, medico otorino cagliaritano esperto ij equilibrio e postura.
“I mali dovuti ai difetti posturali sono molteplici – racconta Sulis – si va dalle cefalee, al disequilibrio, agli acufeni, la sensazione di visione offuscata, maldestrezza, scapolalgie, scarsa concentrazione, cervicalgie, sono solo alcuni di questi problemi”.
LA SOLUZIONE? Secondo il medico “verte su una buona visita posturale che permetta di ricercare i blocchi che si sono instaurati nel sistema”, trovando al tempo stesso “i recettori squilibrati che mandano informazioni errate al nostro cervello. È lui, il cervello – specifica Sulis – l’elaboratore centrale.
POSTUROLOGIA. Sotto quest’ottica la posturologia “è una materia multidisciplinare perche’ saranno i diversi specialisti competenti ad attuare la correzione visiva, ortottica, ortodontica, squilibrio della deglutizione, podalica”. Le fasce d’età delle persone interessate “cambiano ed anche i sintomi, perché il sistema è in continua evoluzione e si adatta ed apprende”.
CELLULARI. L’uso smodato del recettore occhio, con strumenti come “tablet, smartphone, videogiochi ect, con iperaccomodazione quotidiana ha fatto si che i primi sintomi possano comparire già in fase precoce”.
A questo punto “sarebbe utile approfondire queste tematiche quando compaiono i sintomi descritti, con esami sierologici e radiologici normali. Sotto questo aspetto le tecniche di cura sono multidisciplinari sotto la supervisione di un esperto in postura”. Una sindrome, quella da deficit posturale, “da sospettare quando compare – secondo l’esperto – questa sintomatologia anche in assenza di esami patologici e che è necessario lavorare in squadra con esserti di altre discipline che conoscano l’organizzazione del sistema, appunto, posturale”.











