Dopo le repliche dell’Assessore al Turismo Angelo Tolu e del sindaco Cabasino, alla protesta generata dalle affermazioni dell’Onorevole Zuncheddu in merito alle coltivazioni di “pomodori all’arsenico” di Pula, si unisce pure la Cooperativa Terra e Sole di Santa Margherita, tirata in ballo negli articoli, che intende gettare ulteriore luce sulla vicenda. “Dopo avere letto la sua interpellanza” scrive alla Zuncheddu Gianni Picci, coordinatore della prestigiosa Cooperativa di Pula, “le prime cose che mi sono venute in mente sono state: ma che hanno a che fare i nostri pomodori con quell’azienda a ridosso della Saras? Quante e quali sono le aziende che hanno chiuso per evitare possibili coinvolgimenti giudiziari o penali? Le vostre dichiarazioni, forse un po’ avventate, mi hanno sbalordito ancora di più perché nella nostra azienda dimostriamo quotidianamente ai clienti le nostre buone pratiche sociali. Lo facciamo tramite sistemi e controlli penso abbiano pochi eguali in Sardegna e nella penisola”. E il successo dei pomodori della Cooperativa, afferma in conclusione Picci, è comprovato dalla grossa richiesta e dalla conseguente distribuzione nei mercati della Svizzera, della Danimarca e di tutto il resto d’Europa.
Lorenzo Scano












