Giù l’ecomostro a Capoterra: demoliti i silos che da 40 anni sfregiavano Maddalena Spiaggia

Svolta per la cittadina del sud Sardegna. L’amministrazione comunale ha raggiunto un accordo con i proprietari che hanno buttato giù le strutture che deturpavano il litorale


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Capoterra, demoliti i silos che per 40 anni hanno caratterizzato il paesaggio di Maddalena Spiaggia: l’amministrazione comunale ha raggiunto un accordo con i proprietari che hanno buttato giù l’eco mostro che deturpava l’ambiente circostante al litorale.

Un intervento che segna una svolta per la cittadina del Sud Sardegna, candidata ufficiale come meta ambita per accogliere turisti e visitatori. Tanto verde, nuovi servizi e il mare come richiamo che, come unica pecca, aveva la visuale delle costruzioni dismesse da tanti anni.

Oggi, finalmente, il paesaggio è sgombro dalle strutture e pronto per essere riqualificato per il cammino di Sant’Efisio. Non solo: i proprietari dell’area sembrano intenzionati a valorizzare il sito per dare ancor più decoro alla zona.

“Svolta epocale nel nostro litorale: i silos che per 40 anni hanno caratterizzato il paesaggio di Maddalena Spiaggia sono stati finalmente rimossi.

Il grande lavoro di sinergia e di collaborazione tra Amministrazione Comunale e la ditta proprietaria dei silos, ha dato i suoi frutti. Maramura – spiega il sindaco Beniamino Garau – e i suoi silos sono diventati una vecchia cartolina da lasciarci alle spalle.

Questi luoghi unici e suggestivi, caratterizzati dalla laguna e dal mare, devono essere al centro di ogni pianificazione e programmazione politica per il rilancio economico e sociale della nostra città: a brevissimo partiranno i lavori sul lungomare per il suo rilancio turistico con il cammino di Sant’Efisio e la realizzazione dell’area pedonale e ciclabile lungo la nostra costa”.

La questione dei silos è stata affrontata negli anni passati dall’attuale consigliere di maggioranza Gianluigi Marras, assessore con la giunta Dessì, che sin da allora si impegnò per portare avanti il progetto. “Presi spunto da alcune considerazioni fatte dai turisti che frequentavano le strutture alberghiere della Residenza del Sole – spiega Marras – dove apprezzavano il posto però, giustamente, ogni qualvolta si affacciavano per vedere il panorama dello stagno c’erano questi silos che erano un po’ indecorosi. Ho portato avanti questa istanza per capire del perché fosse ancora in essere un impianto di calcestruzzo ormai dismesso e mi impegnai per cercare di attivare gli uffici ma non feci in tempo perché nel 2020 fui rimosso da assessore. Ho ripreso i dialoghi, all’inizio del 2022, con gli uffici addetti all’urbanistica per attivarsi per contattare i proprietari di questo sito, che si sono impegnati tantissimo e siamo riusciti a trovare una sorta di compromesso con i proprietari facendogli presente che, comunque, l’area è tutta da rivalorizzare”.

Accordo raggiunto, quindi, e tutto l’impianto è stato smantellato: “Ne trae beneficio sia la comunità, l’aspetto del litorale, che tra un po’ verrà tutto rivalorizzato, e anche gli stessi proprietari perché penso abbiano in mente qualche progetto per riqualificare nuovamente il sito di loro proprietà”.

 

 


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