Giochi, tanto verde e nuovi marciapiedi: a Monserrato risorge dopo 25 anni piazza Settimio Severo

Abbandonata da decenni, ecco il nuovo look di una delle piazze periferiche più note dla città. Il sindaco Locci: “Tutto in appena due anni, lo spazio è stato sempre abbandonato dalle precedenti amministrazioni”


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Ci sono i giochi per i bambini, alberi e piante per un’area verde tutta nuova e marciapiedi nuovi di zecca. Ecco la piazza Settimio Severo a Monserrato tutta nuova, riqualificata dopo più di venticinque anni di attesa. Ad annunciare gli ultimi ritocchi è il sindaco Tomaso Locci: “Uno spazio, unito ai cittadini che vi dimorano, abbandonato a se stesso dalle precedenti amministrazioni per più di 25 anni. Sono in corso lavori di rifacimento stradale, marciapiedi, area verde e giochi per bambini”, spiega il sindaco.
“Un intervento inserito nel programma di riqualificazione delle periferie, linea fondante il nostro patto coi cittadini e che dopo soli due anni di amministrazione vede già risultati concreti e visibili che stanno migliorando la qualità della vita della nostra città; il tutto grazie al lavoro degli uffici dell’Urbanistica, di cui detengo delega assessoriale, del presidente di commissione Ignazio Tidu e all’indirizzo in tal senso espresso dall’intera maggioranza consiliare che mi sostiene, vero volano del cambiamento che sta creando la promessa nuova Monserrato”. Intanto, “prosegue a ritmo serrato l’iter di adozione del Pai e del Puc, atti propedeutici all’adozione dei piani di risanamento urbanistici, che permetteranno di poter agire anche nei territori a nord della 554: Terr’e Teula, Su Tremini, S’ecca e S ‘arena, Is Gregorius, Cuccuru Angius. Approfitto per chiarire che in assenza dei succitati piani urbanistici, che Monserrato aspetta da 30 anni, non è possibile operare nei succitati territori se non per interventi legati a situazioni di emergenza, sanitari e di sicurezza. La nostra amministrazione sta quindi procedendo alla loro adozione per far si che anche le zone a nord della 554 possano avere la dignità che meritano”.


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