Un luogo che mai smette di sorprendere e che regala un continuo tuffo nel passato, a darne notizia è il geologo Luigi Sanciu: “Da notare le tracce scure della carbonificazione dei resti vegetali. Questa pigna si trova in strati rocciosi di ambiente marino e molto probabile finì in mare trasportata da un fiume, circa 20 milioni di anni fa. Peccato per l’assenza dei pinoli altrimenti ci sarebbe scappato un bel paleo-pesto”. Il sito è ben custodito e valorizzato dagli esperti che gestiscono il parco e mirano a promuovere la passione e l’interesse per tutto ciò che ci è giunto, quasi intatto, dal lontano passato. Per tutta l’estate, infatti, si sono svolti anche i campi estivi del piccolo paleontologo e archeologo durante i quali bambini e famiglie hanno potuto conoscere, scoprire e approfondire nozioni e curiosità sui tanti fossili ritrovati.












