di Paolo Rapeanu
Conosce la durezza della vita dei campi, dal dover portare al pascolo le greggi al poter vedere i volti dei suoi familiari appena due volte al mese. Settantadue anni, Francesco Mele è un pastore di Villacidro: insieme al M5S ha protestato sotto i portici del Consiglio regionale, e il tema è quello, decisamente scottante, dei vitalizi e dei privilegi per i politici: “Perché loro devono avere 6 milioni di euro per le pensioni e io devo campare con 507 euro al mese? A me chi la paga la pensione? Ho sempre versato tutto all’Inps. Ho iniziato a lavorare nel 1958 come servo pastore. Pascolavo gli agnelli, salivo in paese ogni quindici giorni, a quei tempi non avevi mica la possibilità di farti la doccia ogni giorno”, racconta Mele.
“I politici regionali non hanno certo uno stipendiuccio da operaio. Non è vero che i sardi stanno male, sennò a queste proteste verrebbero in almeno trecentomila. Sono sposato”, spiega il pastore, “e ho cinque figli. Quattro sono in Germania, uno in Inghilterra. Sono andati via perché qui in Sardegna non c’è nulla da fare, hanno preferito andare e non restare a fare i mammoni”.










