“Fermiamo il massacro a Gaza”, mille persone in corteo a Cagliari per la Palestina

Manifestazione nel centro del capoluogo contro il feroce conflitto in Medioriente. E parte un progetto di imprenditoria per le donne palestinesi


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Oltre mille persone in piazza questo pomeriggio oggi a Cagliari per chiedere la pace in Medioriente, dove è esplosa una guerra rapidamente degenerata in una vera e propria strage di civili. Cagliari per la Palestina, per chiedere di fermare il conflitto a Gaza, come già sabato scorso e allo stesso modo che in altre città italiane.

“Stasera nelle vie di Cagliari un corteo di Oltre 3 mila persone per manifestare la solidarietà alla Palestina e alla popolazione di Gaza che si trova sotto i bombardamenti israeliani”, dichiara Fawzi Ismail, dell’Associazione amicizia Sardegna Palestina, “una risposta a questo massacro che stanno compiendo gli israeliani ai danni dei palestinesi di Gaza. E questa è la risposta delle gente, è la solidarietà dei sardi, hanno dato una testimonianza al popolo palestinese. L’ennesima dimostrazione che i popoli sono con la Palestina e il suo popolo martoriato, mentre i governi sostengono gli israeliani. Nella striscia di Gaza”, aggiunge, “ad oggi sono state assassinate oltre 4 mila persone: il 70 % sono bambini, e questo non è bastato alle cancellerie occidentali e agli Usa che continuano a sostenere Israele. Dopo le scuole distrutte e il massacro dell’ospedale abbiamo una risposta del popolo sardo, uguale a quella del resto d’Europa: la gente scende in piazza per dire no al massacro”.

Intanto, l’Associazione Amicizia Sardegna Palestina nell’ambito del progetto Potenziamento socio- economico delle donne palestinesi rifugiate in Libano, all’interno di un progetto di cooperazione internazionale, ospiterà in Sardegna dal 14 al 23 ottobre 2023 due donne, Sara Mustapha e Alaa Abdullah, esponenti dell’associazione palestinese in Libano, Nuwat CSC, partner del progetto che sostiene la formazione per la produzione e il marketing di cibo tradizionale palestinese nei campi profughi in Libano.

Le due donne palestinesi beneficeranno di uno stage di formazione che focalizza l’attenzione sulla produzione di cibo tradizionale che è comune alle due sponde del Mediterraneo e propone uno scambio culturale fra la Sardegna e i campi profughi in Libano.
Sono previsti incontri con le realtà imprenditoriali femminili del Comune di Quartu Sant’Elena. Altri incontri saranno organizzati con realtà imprenditoriali del Montiferru, del Sinis e della località di Crastu (Comune di Laconi).
Durante questo periodo di stage le due donne potranno rafforzare le loro competenze ma sopratutto saranno impegnate nella creazione di una rete di scambio e di esperienze con la realizzazione di nuove sinergie nel contrasto alle discriminazioni socio-economiche delle donne e la promozione di una rete di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne come fenomeno trasversale, senza confini culturali.