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“All’indomani della presentazione dei numeri dell’immigrazione in Sardegna, arriva la conferma che le Istituzioni sarde si sono arrese davanti alla folle politica del Governo, facendo della nostra Isola una meta senza sosta dell’arrivo di immigrati” dichiara Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fdi-An
“Se dalla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale emerge che è stata rigettata la domanda di protezione in 1.818 casi (altri 97 rigetti sono stati per irreperibilità) ed ha riconosciuto lo status di rifugiato ad appena 53 richiedenti (2,33%), ci viene da chiedere, sperando in una risposta, cosa stiano facendo quegli immigrati non reperibili e quelli che non si vedranno riconosciuti lo status di rifugiato” continua Deidda “ Di cosa vivranno? Come si sposteranno dalla Sardegna verso altre mete, se non hanno documenti validi e soldi?”
“Ci domandiamo se lo Stato rimborserà la Regione Sardegna delle spese mediche sostenute da questi numeri impressionanti di immigrati, non essendo questi residenti. Aumenta il degrado sociale, i pericoli e sta aumentando l’intolleranza” conclude Deidda rivolgendo quella che oramai è diventata una domanda retorica, per la mancanza di risposte “ Quando ci sarà una politica seria in cui vengono tutelati gli stranieri onesti mentre chi delinque, chi non è in pericolo di vita o la sua nazione non è in guerra, chi non rispetta la legge, viene allontanato e rimpatriato?
“I parcheggiatori e i venditori abusivi quando saranno finalmente allontanati dalle nostre strade?.
Chiediamo ai Sindaci un gesto d’orgoglio: Non fate diventare le nostre città e i nostri piccoli comuini i dormitori di un invasione business. La Sardegna va ripopolata aiutando i nostri concittadini a non emigrare, creandosi una famiglia: un lavoro, una casa, un pezzo di terra per i nostri concittadini. Siamo tutti ben coscienti della carità ma stiamo osservando che i veri discriminati sono gli italiani. E’ ora di finirla”
Salvatore Deidda
Coordinatore regionale Fdi-An