Ex Buddha-Sky Beach:Capitana, nella disco dei vip ora regna il degrado

Un’altra cattedrale nel deserto, a Capitana (Quartu S.Elena), l’ex discoteca per anni fiore all’occhiello dell’hinterland cagliaritano, oggi è totalmente abbandonata


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Per ora, “l’interruttore generale che comanda luci, suoni e colori”, s’è spento forse prematuramente, ma allo stato attuale, l’ex Buddha Beach, poi ribattezzato come Sky Beach e due anni orsono, con il nome “Kimiya disco club”, è un’altra ennesima cattedrale nel deserto. Non è nemmeno difficile accedervi per scrutare lo stato dei luoghi: la solita recinzione arrugginita, ha un bel “foro” praticato da chissà quali vandali in cerca d’oro, ma qui dentro non vi è nessun metallo prezioso. Polvere, ruggine, divanetti totalmente rotti, consolle e privè restano un ricordo nostalgico non molto lontano, come pure le piste e la tensostruttura soprastante ormai scalfitte dal tempo trascorso. Percorrendo la s.p.17, in uscita dal Poetto, ovvero viale dell’autonomia Regionale, si supera abbondantemente “S’Uliariu”, si imbocca dopo qualche chilometro la Via Tirso ed eccoci arrivati. Dove fino a qualche anno fa c’era la fila poderosa di auto incolonnate, oggi c’è il deserto. Forse con il beneplacito dei residenti della zona, (una decina se non qualcuna in più di villette tutt’attorno alla zona), ai quali il rumore della discoteca estiva dava fastidio e non poco. Tornerà ai suoi vecchi e brillanti numeri di clienti? Chissà, per ora è così, come vedete nel nostro reportage.

I RICORDI. «Il periodo d’oro del Buddha coincideva esattamente con il periodo d’oro della mia agenzia, la Zodiacov – ricorda Massimo Coviello, organizzatore – in quegli anni ho girato l’Italia accompagnando gli artisti nei locali di tutta Italia ma quando vidi il Buddha Beach m’innamorai subito della fantastica location. Se adesso è un deserto è solo colpa dell’incompetenza “degli uomini” che hanno gravitato intorno a quella fantastica struttura ed è quello che abbiamo voluto dimostrare con lo Sky Beach nel 2013. Come imprenditore ero sicuro di quello che facevo, anche se tutti dicevano il contrario io ero certo che un così bel locale praticamente sul mare potesse fare la differenza, crisi o non crisi. Abbiamo preso una struttura fatiscente, cupa, dove ormai nessun organizzatore ne PR di Cagliari e dintorni voleva lavorare e abbiamo creato quella che Studio Aperto il tg di Italia Uno, ha definito la nuova meta del divertimento dei VIP in Sardegna. Mentre nelle altre discoteche si cercava di “rimpicciolire” la pista ampliando la zona privè con la scusa che c’era la gente più “figa”; allo Sky Beach era tutto “figo” e rispetto al vecchio Buddha Beach abbiamo anche inaugurato una nuova zona adiacente al bellissimo mare della Costa Degli Angeli quindi abbiamo addirittura ampliato il locale. Con Sky Beach abbiamo invertito la tendenza perché io non ho mai seguito la moda ma ho sempre cercato di crearla; basti pensare che l’unica serata in assoluto in discoteca di Belen Rodriguez e Stefano De Martino l’hanno voluta fare proprio nella nostra discoteca. Poi Gabriel Garko, le Veline, Lo Staff del Chiambretti Night, Gigi D’Agostino, Umberto Tozzi, Loredana Errore, Gabry Ponte, Nina Moric, e veramente tanti tanti altri… Quello che una volta si chiamava Buddha Beach, poi Blanco, poi BlanQ che era conosciuto in tutta la Sardegna adesso con il nome di Sky Beach è conosciuto in tutta Italia. Purtroppo proprio per problemi causati dall’incompetenza di alcune persone abbiamo deciso di spostare il progetto Sky Beach all’estero, altrimenti saremo rimasti lì per almeno 12 anni. Quel luogo mi ha stregato, tutte le stagioni, anche se le mie intenzioni inizialmente erano diverse, mi sono sempre ritrovato a lavorare in quella location e come mi sono innamorato io sono riuscito a far innamorare, grazie al progetto Sky Beach, tantissime persone, clienti che ormai sono diventati amici e istituzioni: il Comune di Quartu, Tiscali, Louis Franciacorta, Cavalli, tantissimi imprenditori italiani e personaggi importanti. Quegli aperitivi a “porte chiuse” solo per amici, dove dal divanetto vedevamo il sole rosso fuoco buttarsi dentro il mare oppure le feste per bambini la domenica mattina. Un turbinio di emozioni che univa tutte le persone coinvolte e non lasciava posto alla stanchezza. Se solo penso che abbiamo inaugurato il 1′ di giugno con circa 10 gradi, con le ragazze con la gonna e il cappotto però con dentro quasi 2000 persone…. Siete sicuri che c’è crisi? Che mancano i soldi? Noi, con Sky Beach, eravamo fuori dall’economia; avevamo la “nostra” economia ed è proprio la stessa filosofia che dovrebbe avere d’estate una bellissima isola come la Sardegna. Quella location poteva essere veramente una vera attrattiva internazionale per le sue grandi potenzialità. Dalla meravigliosa “foresta” che solo noi abbiamo mostrato al nostro pubblico a quella posizione così ambita che dà a quel terreno un valore di milioni di euro. Se cambiasse l’assetto societario io sarei il primo a propormi per far risorgere Sky Beach nella Costa Degli Angeli».

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