Ego Sum/Deu Seu, collettiva d’arte contemporanea a Cagliari

Inaugurazione venerdì 24 marzo


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Continua “StrettArt”, il progetto sperimentale dell’artista cagliaritano Angelo Zedda, diretto a far dialogare insieme, tramite il linguaggio dell’arte intorno a una tema predefinito, artisti di diversissime esperienze per un momento di incontro e racconto reciproco come raramente accade.

In questo secondo appuntamento, Angelo Zedda riunisce artisti che stanno dando lustro al contesto isolano, e non solo, intorno a una questione molto intima e nello stesso tempo così universale da caratterizzare in maniera cruciale la ricerca collettiva di una giustificazione del proprio sé, del proprio fare ed esistere nella società contemporanea: “Ego Sum / Deu Seu” (Io Sono) è affermare in maniera decisa e senza compromessi la propria identità, il primo, fondamentale e insostituibile elemento di relazione con sé stessi e col mondo.

Va poi riempito di significato, altrimenti rischia di restare una bolla vuota che crea un confine invalicabile che divide e non unisce. La collettiva ideata e curata da Angelo Zedda ha proprio lo scopo di far dichiarare agli artisti il proprio sé in relazione, senza cadere quindi nell’individualismo edonista imperante, ma mettendolo a nudo, mostrando di che cosa è fatto, che cosa contiene e che cosa significa, proprio per aprirsi al dialogo, e quindi alla conoscenza di sé e degli altri. Dire “Io Sono” è un atto di coraggio che il curatore chiede agli artisti, con lo scopo di creare un momento di scambio e di unione utilizzando come veicolo l’arte figurativa.

Oggi più che mai, infatti, la società è affamata d’immagini. Gli artisti, con i loro differenti linguaggi, chiedono, così, a sé stessi e al pubblico chi siamo, e quindi da dove siamo partiti, e dove andiamo, dove vogliamo arrivare. Un tema cruciale, quindi, proprio perché la fame di immagini altro non è, forse, che la fame di sé, di ritrovare, cioè, un sé nascosto nella rappresentazione del mondo che ci viene offerta ogni giorno, quando accendiamo il computer o la TV. Proprio quel diluvio giornaliero di immagini ci ruba l’identità, e in quelle immagini crediamo di ritrovarla, a pezzi, sparsi qua e là, per ricostruirla nell’intimo delle nostre stanze della mente, per poter ritrovare e capire il cammino che, in un modo o nell’altro, abbiamo intrapreso. Partecipano alla collettiva Annalisa Achenza, Francesco Amadori, Maria Francesca Angius, Alessandro Artizzu, Gianni Atzeni, Andrea Casciu, Francesca Casu, Federico Crisa, Ilaria Gorgoni, Lea Gramsdorff, Silvia Locci, Fabio Costantino Macis, Franco Marras, Jubanna Nur, Veronica Paretta, Pastorello, Marco Pautasso, Antonello Roggio, Laura Saddi, Maria Jole Serreli, Angelo Zedda.

 

Inaugurazione venerdì 24 marzo ore 19.00.

Visitabile tutti i giorni da sabato 25 marzo a domenica 2 aprile dalle ore 18.00 alle 21.00.

Trigu-Lab, via Corte d’Appello, 27, Cagliari.