Dopo Ryanair, la base di Decimo: “Cagliari scippata delle eccellenze”

Il sindacalista Antonio Perra: “Davvero assurdo che la Regione non abbia ancora mosso un dito per salvare la base e scongiurare la fuga dei tedeschi con la perdita di tantissimi posti di lavoro”


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Continuano gli appelli per salvare la base di Decimomannu: “La Regione intervenga per evitare la fuga dei tedeschi”. Ad affermarlo Antonio Perra che non nasconde le preoccupazioni per l’annuncio arrivato dalla Germania. “La ritirata delle forze tedesche dall’aeroporto di Decimomannu va scongiurata in tutti i modi, per evitare che si aprano scenari devastanti per i lavoratori della struttura e per il territorio isolano, scippato dell’ennesima eccellenza. E’ davvero assurdo che ancora la Regione non abbia mosso un passo per salvaguardare la base”.

Un complesso incardinato tra Decimomannu, San Sperate e Villasor, che vede impegnati oltre 1200 dipendenti. “Abbiamo già provveduto a rimarcare le problematiche al segretario generale del sindacato Giancarlo Pittelli – aggiunge il coordinatore di Flp Difesa – per un summit con lo Stato maggiore dell’aeronautica. E’ chiaro però che la giunta regionale dovrà intervenire”. Anche perché i motivi dell’addio dei tedeschi sono chiari. “Ad esempio, la riduzione del periodo per le esercitazioni sui cieli della Sardegna, passato da quattro a due mesi, con i costi delle forse germaniche che sono altissimi – spiega Perra – La giunta regionale deve mettere fine a questa dismissione delle basi”. L’appello è chiaro: “Sollecitiamo un confronto immediato tra il governatore Pigliaru, il presidente Ganau e tutti i capigruppo del consiglio regionale – conclude Perra – perché si comprenda che è in gioco l’occupazione di una grande fetta di professionalità impegnate nel settore militare e civile, con interventi in caso di incendi, voli ospedale, emergenze ed eventi calamitosi”.


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