Dopo oltre 60 anni il grifone torna a volare nel Sud Sardegna

Sono protagonisti di un evento per certi versi storico: a loro è affidato in buona parte l’obiettivo di estendere l’areale di distribuzione della specie a tutta l’Isola.


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Alle 11.11 di martedì 9 aprile 2024, una manciata di secondi dopo che gli uomini dell’Agenzia Forestas avevano aperto la voliera di Villasalto, il primo ad assaporare l’ebbrezza di un volo libero sui cieli del Sud Sardegna è stato Cea Romana, seguito in rapida sequenza da Gerrei, Santandrea e Sannicolò. Dopo circa mezz’ora anche Muravera ha preso coraggio e ha decollato alla volta dei Sette Fratelli, la catena montuosa che si staglia all’orizzonte dello splendido cantiere boschivo in cui si trova la struttura di ambientamento che dallo scorso maggio ospitava i 15 giovani grifoni: sono il primo contingente di una cinquantina di individui arruolati da LIFE Safe for Vultures per ripopolare un’area in cui questa specie è sempre esistita e ha svolto un importante ruolo ecosistemico, finendo per estinguersi verso la fine degli anni Sessanta. All’ora di pranzo anche Armungia e Burcei hanno lasciato quella che per quasi un anno è stata la loro casa e si sono lanciati alla ricerca del gruppo, mentre Villasalto ha impiegato qualche ora in più. Altri sei – Arricelli, Sarrabus, Villasimius, Ballao, Silius e Quirra – hanno atteso sino a giovedì 11 aprile per decidersi a uscire dalla voliera, mentre Sinnai ci ha messo un giorno in più. Rinominati come i luoghi in cui si spera di ricostituire una colonia stanziale, sono protagonisti di un evento per certi versi storico: a loro è affidato in buona parte l’obiettivo di estendere l’areale di distribuzione della specie a tutta l’isola, ricostituendo una condizione naturale che era stata compromessa da fattori come la carenza alimentare, l’avvelenamento e l’interazione con le infrastrutture energetiche.


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