Non c’è sangue e slitta l’intervento di un paziente oncologico. Stavolta al Brotzu. L’episodio arriva pochi giorno la notizia delle 9 ore di attesa per la trasfusione dei talassemici al Microcitemico. “L’ennesimo episodio di malasanità” è stato denunciato da Francesco Agus, consigliere regionale dei Progressisti, secondo cui “la situazione del centro trasfusionale del Brotzu è fuori controllo. Le trasfusioni per i pazienti talassemici vengono sistematicamente posticipate o addirittura rimandate sine die, come se per loro il sangue non fosse un farmaco salvavita irrinunciabile. Una situazione esplosiva che si ripercuote, a cascata, su tutto il sistema sanitario regionale”.
Già il 9 settembre scorso (“a causa dell’ennesimo problema all’impianto elettrico?”) i pazienti sono stati costretti ad attendere per ore l’arrivo delle sacche di sangue e iniziare le trasfusioni in piena notte. Trattamenti conclusi positivamente solo grazie all’abnegazione del personale della struttura.
“L’attività chirurgica programmata è nei fatti sospesa ed è ormai abitudine che anche gli interventi per patologie gravissime vengano fatti slittare per mancanza di sangue”, aggiunge, “è accaduto anche due giorni fa , a scapito di un paziente oncologico già pronto per l’operazione. Non si tratta del primo caso simile registrato nel più importante presidio sanitario dell’isola eppure chi gestisce la sanità regionale sembra avere altri interessi.”









