MA È DAVVERO COLPA DELLA CRISI OPPURE È UNA RESPONSABILITÀ POLITICA!!!
Keller, Tessile, Sarda Bauxiti,chimica verde, Alcoa , Eurallumina, Portovesme Srl, Portal,
SMS, Unilever, Versallis, E On, Meridiana, ma potrei proseguire con tutte le società in
House della regione per rappresentare il vero cataclisma che si è abbattuto su tutta la
nostra economia industriale, portando al collasso intere produzioni e sofisticate
tecnologie che giacciono spente all’interno di stabilimenti chiusi o eternamente “quasi
riaperti”, ma comunque ancora chiusi.
Professionalità eccellenti tra lavoratori che si ammassano nelle voragini degli
ammortizzatori sociali anch’essi colpiti dall’indifferenza politica che prosegue a
manifestare inadeguatezza e lungimiranza nel tradimento verso i lavoratori e lavoratrici
della nostra isola.
Vertenze infinite e promesse di cambiamenti di rotta verso una ripresa produttiva e
occupazionale che registrano quotidianamente fallimenti e discussioni inconcludenti.
Migliaia di lavoratori che protestano ogni giorno per rivendicare il sacrosanto diritto per
un posto di lavoro o quello di mantenere le proprie attività in esercizio vessate da
tassazioni e pressioni fiscali che le accompagnano al fallimento.
Progetti di riconversione di cui non si vede traccia neppure all’orizzonte e interi
comparti merceologici distrutti dall’impossibilità a competere con altri paesi che
probabilmente riescono meglio ad agire a sostegno delle loro economie, intervenendo
meglio di noi su energia, infrastrutture, servizi.
Progetti turistici fermi al palo per colpa di Teste burocratiche che non pensano verso una
ripresa economica ma piuttosto riescono a rendersi più disponibili verso un governo che
vorrebbe utilizzare la nostra isola come deposito di schifezze provenienti da altre
lavorazioni di altri Paesi.
Questa è la fotografia della nostra isola, che oltre a pagare un prezzo altissimo per la
mobilità di persone e merci, paga lo scotto di non avere una Regione autorevole,
incapace nel disporre davvero un piano strategico per risollevare le sue sorti
economiche.
Stiamo predisponendo un lavoro per ridare la giusta importanza all’ industria e nel
contempo ci proponiamo per dare una svolta ai settori del terziario, del turismo,
commercio e nell’edilizi.
Faremo un coordinamento richiamando i lavoratori del settore, e inviteremo i
disoccupati ad essere insieme a noi per una giusta e robusta rivendicazione sui problemi
del lavoro che non c’è e per quello che viene “rubato”è trasformato in falsa politica
sociale.
Sarà però un ultimissimo tentativo per ricondurre alla ragione una politica che invece di
favorire la crescita si abbatte, come un potente diserbante, in tutta la Regione.
Crediamo non sia per niente esagerato, lanciare un grido di allarme che echeggia di vera
disperazione, lo accompagneremo con forte determinazione con azioni rivolte nei
confronti di un Governo Regionale che deve cambiare rotta immediatamente e rendersi
consapevole e conseguente per arginare la più disastrosa situazione che forse neppure
potevamo immaginare.
Fabio Enne (foto)
Segretario Regionale CISL Sardegna