
I toni infuocati questa mattina dal fondatore della comunità di Serdiana, don Ettore Cannavera, stanno cominciando a creare un polverone anche in città: “Che la Comunità La Collina debba chiudere a causa dei ritardi della Regione è un fatto gravissimo in se, ancora più grave se si considera che in tal modo si mette a repentaglio il recupero dei progetti di vita di decine di ragazzi. Un recupero che avviene tra difficoltà inimmaginabili, cercando di sottrarli ad un altrimenti inevitabile destino di devianza e di delinquenza”.
Lo denuncia il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa. “È inaccettabile che una delle poche strutture che offre una seria alternativa a quella “università del crimine” che è il carcere possa essere dimenticata e abbandonata in questo modo dalle Istituzioni. Smettano di litigare per il rimpasto e le beghe di bottega e si occupino del dramma che vive la gente vera, quella che sta fuori dalle ovattate stanze dei palazzi del potere”.