Con l’accordo siglato di recente tra Anas e Demanio, le Case cantoniere le famose strutture di color rosso pompeiano sparse nelle nostre strade, con la scritta Anas e il numero che segna i chilometri, saranno utilizzate per promuovere il turismo sostenibile. Furono istituite nel 1830 e sono 1.244 su tutto il territorio nazionale. In Sardegna ce ne sono una cinquantina tra quelle ancora in piedi e funzionanti a quelle abbandonate e in stato di rudere. Erano nate per consentire ai cantonieri di eseguire la manutenzione e controllare un tratto di strada. Ora, sono ormai in disuso da anni e l’Anas ha deciso di dismetterle, ma nello stesso tempo di valorizzarle, perché rappresentano un pezzo di storia. E per la loro valorizzazione e il riutilizzo è stato siglato un accordo tra l’Anas, il ministero dei Beni culturali e delle Infrastrutture e l’agenzia del Demanio. Il progetto iniziale prevede la riqualificazione delle strutture, mettendole a bando per affidarne la gestione a privati che potranno utilizzarle per realizzare strutture ricettive, ma anche punti di ristoro. L’Anas si farà carico della ristrutturazione degli immobili e definirà lo standard di servizi che dovranno essere resi disponibili.












