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Il canone Rai in bolletta preoccupa non poco i consumatori che stanno chiedendo chiarimenti sulla tassa più odiata dagli italiani. Infatti, le novità inserite nella legge di stabilità hanno creato diverse perplessità tra i possessori di una tv. Da quest’anno l’imposta si pagherà nella bolletta della luce e sarà di 100 euro, ma solo per quest’anno perchè dal prossimo anno sarà di 113,50 euro. La novità del pagamento del canone Rai sulla bolletta è scaturito per contrastare l’evasione in quanto non viene pagato da un terzo dei consumatori. La manovra inserita nella legge di stabilità interessa per ora solo i privati, per per gli studi e gli esercizi commerciali, per ora, rimane tutto invariato. Ecco i consigli e una sintesi delle nuove regole: Il pagamento del canone Rai avviene mediante addebito nella fattura per i titolari di utenza di fornitura di energia elettrica. Paga chi possiede la tv. Il canone deve pagarlo chiunque detiene un apparecchio atto od adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive. Fin qui nessun cambiamento. La novità è che si presume la detenzione dell’apparecchio nel caso in cui esiste “un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica”. Il canone da quest’anno, anzichè in un unica soluzione a fine gennaio, si pagherà d’ora in poi a rate. Quest’anno la prima rata è prevista nel mese di luglio e comprende sei quote, altre due quote infatti saranno suddivise nelle fatture successive ed inglobate entro il 2016. L’imposta annuale sarà di 100 euro. La prima rata sarà di 60 euro, mentre altre due rate di 20 euro ciascuna saranno pagate nelle bollette successive. Dal prossimo anno però si tornerà a pagare 113,50 euro, suddivisi in dieci rate mensili. Non si può più chiedere il suggellamento del televisore, la manovra ha eliminato questa possibilità. Non che fosse una pratica diffusa, considerato che avrebbero dovuto venire in casa vostra e mettere la tv in un sacco. Il limite di reddito per il diritto all’esenzione per gli over 75 è stato elevato a 8.000 euro annui. Se avete una seconda casa dove c’è una tv non dovete pagare un secondo abbonamento. Idem se si possiedono più televisori. Il canone è dovuto una sola volta per tutti gli apparecchi detenuti “nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora, dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica”.